«Il cinghiale campa, il campo crepa»
di red.

Nutrita la delegazione di agricoltori e di sindaci valsabbini che questo giovedì hanno partecipato alla manifestazione in Piazza Montecitorio a Roma. Obiettivo: sensibilizzare sui problemi causati dall'inarrestabile presenza dei cinghiali sui terreni agricoli



L'emergenza cinghiali è arrivata anche in Piazza Montecitorio.
Oggi infatti ha avuto luogo la più grande manifestazione mai realizzata nella Capitale contro l'invasione degli animali selvatici, non solo gli ungulati, che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi, assediano stalle, causano incidenti stradali nelle campagne e ora anche all'interno dei centri urbani, dove non è più raro vederli razzolare tra i rifiuti, creando pericoli per la salute e l’incolumità fisica dei cittadini. 

Agricoltori, allevatori e pastori sono giunti a Roma da tutte le regioni davanti al Parlamento per chiedere provvedimenti al governo davanti a questa emergenza.
Gli agricoltori guidati dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Agli agricoltori si sono affiancati nella protesta esponenti delle istituzioni, sindaci e rappresentanti dei sindacati, associazioni per l'ambiente e dei consumatori.

Anche in Valle Sabbia non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali.
L’obiettivo della manifestazione è stato appunto quello di denunciare un’emergenza nazionale e che sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni agricole.

Coldiretti ha stimato che
in Italia ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici, che nei primi nove mesi del 2019 hanno causato 13 morti, contro gli undici registrati in tutto l’anno precedente.

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