Felicemente in cammino
di Marisa Viviani

Una serata interessante quella che si è svolta a Bagolino per la rassegna “FeliceMente”. Roberto Bruzzone ha parlato ai presenti della sua esperienza di camminatore sportivo e di come, dopo aver subìto un’amputazione, ha continuato le sue imprese “gamba in spalla”



Per la rassegna “FeliceMente”, organizzata dal Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano, si è tenuta a Bagolino una serata di incontro con l'autore dal titolo "Gamba in spalla", in cui Roberto Bruzzone dialogava con Sara Silvestri sulla sua condizione di portatore di una protesi all'arto inferiore e sulla sua esperienza di camminatore sportivo, seguita al lungo periodo di riabilitazione postoperatoria dopo l'amputazione subita.

Dalla propria vicenda personale Roberto Bruzzone ha tratto le motivazioni per scrivere un libro (R.Bruzzone-F.Blanc, Limiti, Edizione dei Cammini, 2017), illustrato al pubblico presente con il supporto di video girati nel corso di varie imprese sportive.

In una sala affollata e attenta, Roberto Bruzzone ha parlato di sé con naturalezza, ma anche con la consapevolezza di essere un riferimento per coloro che vivono una condizione di disabilità, spesso disperante.

Attraverso il suo esempio, Roberto Bruzzone dimostra invece come sia possibile oggi recuperare una buona qualità della vita con il supporto di presidi medicali molto avanzati tecnologicamente, ma soprattutto attraverso la forza mentale e le energie presenti in ciascuno di noi, insospettabili.

- Non fissarti su ciò che ti manca, ma su ciò che ti resta. - Questo il monito essenziale che scaturisce dalla sua vicenda personale, divenendo stimolo costante di sostegno per chi sta affrontando le dure prove della degenza ospedaliera, la riabilitazione, il reinserimento sociale.

Il nostro Roberto, che per la sua caparbia volontà di recuperare il massimo della funzionalità perduta a causa dell'amputazione (7 amputazioni parziali e 13 interventi in due anni e altri due anni di riabilitazione), e per lo spirito avventuroso che lo porta ad affrontare la vita, è chiamato "robydamatti", ha così iniziato a praticare il trekking proprio con la protesi alla gamba, traendo da questa pratica sportiva nuove energie, sicurezza fisica e psicologica, piacere per la vita in natura, conoscenze di ambienti, genti e culture diverse, e consapevolezza di sé.

- Lo sport è la nostra fisioterapia per la vita – ha affermato – importante per tutti, ma in particolare per noi. - riferendosi a coloro che per motivi diversi subiscono una limitazione fisica. La pratica sportiva consente non solo il mantenimento di un corpo efficiente, ma induce capacità di impegno nello sforzo fisico e mentale, di resistenza alla fatica e determinazione nel conseguimento delle mete prefissate.

Così le imprese sportive di Roberto, dalle scalate ai grandi itinerari di trekking, divengono momenti di crescita personale che procede con il cammino, ma rappresentano anche un esempio per chi ha bisogno di trovare dentro di sé la forza e le motivazioni per non arrendersi alle avversità della vita, a iniziare il proprio viaggio verso nuove mete. - La mia fortuna è che mi ricordo sempre di quando non riuscivo a scendere dal letto, perciò ogni traguardo raggiunto è una conquista importante. -

Le prove a cui ci sottopone la nostra esistenza cambiano il modo di vedere le cose e il nostro modo di affrontare i problemi e il senso complessivo della vita. Roberto Bruzzone, perdendo una gamba, è diventato un camminatore e un esempio per molte persone nella sua stessa condizione; la sua esperienza è racchiusa nel libro "Limiti", mentre il racconto di un viaggio avventuroso sul Kilimangiaro si può leggere in "Africa sotto zero" (di R.Bruzzone-F.Blanc, Edizione dei Cammini, 2018).

"Gamba in spalla", dunque; per Roberto quella di scorta che si porta nello zaino durante le sue imprese sportive, e per tutti una gamba simbolica di sostegno ideale per la vita, che dobbiamo trovare nella nostra mente attraverso un percorso interiore, anche se doloroso.

La rassegna "FeliceMente", ha adottato come parola d'ordine "La cultura cura", proponendo attraverso la lettura, la conversazione, l'incontro con esperti, narratori, musicisti la scoperta di storie, informazioni, luoghi di rara bellezza e interesse del nostro territorio, strumenti di conoscenza per il benessere personale e sociale.

L'appuntamento con Roberto Bruzzone ha marcato una tappa significativa di questo percorso culturale e umano. Un ringraziamento va quindi al Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano e alle curatrici dell'iniziativa Barbara Mino, Alessandra Vittici e a tutti i loro collaboratori; un ringraziamento particolare anche alla bibliotecaria di Bagolino Nadia Bazzani per l'organizzazione della serata.

Per info www.robydamatti.it

Nelle foto di Luciano Saia: Per la rassegna "FeliceMente", Roberto Bruzzone conversa con Sara Silvestri sul tema "Gamba in spalla" (Bagolino 8 Novembre 2019)


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