Il bello fa bene... a Sabbio di Sopra
di Margherita Mensi

Appuntamento questo sabato sera a Sabbio di Sopra, alle 20, con una introduzione storica ed il concerto per chitarra e violino "Danze e virtuosismi", per rendere omaggio ai tesori ritrovati nella chiese dedicata a San Martino



Credo che il primo obiettivo per la Valle Sabbia sia quello di diventare pienamente cosciente del grande patrimonio artistico, storico, culturale, ambientale in suo possesso.
Confesso di non essere una voce forte sul territorio: non sono un sindaco, non sono un assessore, non sono presidente di alcuna associazione e per dirla tutta non sono nemmeno valsabbina. O meglio: camuna di nascita e valsabbina di adozione, perché la vita qui mi ha portato dopo aver incontrato quello che ad oggi è mio marito.

Con occhi di “straniera” sono quindi arrivata a guardare con curiosità questa Valle, cogliendone immediatamente le bellezze.
Un territorio ancora molto “vergine”, dove natura e uomo paiono convivere rispettosamente; dove esci di casa e in due passi sei nei campi ancora coltivati e curati; un territorio dove il senso di comunità non è andato perduto negli anni del consumismo e dei centri commerciali e dove i valsabbini ben volentieri si ritrovano insieme mantenendo vive le tradizioni popolari, magari intonando un canto davanti a un buon bicchiere di vino.

La Valsabbia è un tesoro
che nasconde testimonianze fondamentali della storia e dell’archeologia, edifici religiosi e rocche, invidiabili nuclei urbani e rurali, opere d’arte di una grande forza e spiritualità, sapori veri della terra di media montagna.
Non abbiamo, lo si può dire ad alta voce, alcuni ruderi di rocche o castelli o degli affreschi semi cancellati dall’umidità nelle nostre chiese, così come non abbiamo semplicemente degli inutili reperti archeologici.
Non essere coscienti di questo significa non essere orgogliosi e non saper vedere il proprio territorio.

Abbiamo una ricchezza di beni culturali che regge degnamente il confronto con altre zone d’Italia, ma dobbiamo prima di tutto esser noi a conoscerla e ad essere convinti, superando antichi pregiudizi e facili individualismi.

Dunque l’iniziativa “IL BELLO FA BENE” è un primo piccolo passo per far conoscere il bello che c’è in Valsabbia.
Un bello che fa bene alla mente e al cuore di ognuno e alla visibilità di un intero territorio.

Ho deciso di partire dalla cosa più vicina a casa, proprio perché oggi tendiamo ad andare lontano, dimenticando spesso che anche a pochi passi da noi, nel nostro paese, ci sono ricchezze inestimabili.

A Sabbio Sopra, nella Chiesa di San Martino
, nel 2015, togliendo la pala cinquecentesca dall’altare maggiore per un restauro, si è scoperto un pregevole polittico in muratura riconducibile ai primi anni del secolo XV.
Il polittico costituisce una gemma artistica rara perché si affianca ai soli altri due esempi presenti in provincia di Brescia, ossia quello della Pieve di Idro e quello di Carpenedolo.

Ben ci parlerà di questo lo storico Andrea Crescini che, sabato 16 novembre alle ore 20 presso la Chiesa di San Martino in Sabbio Chiese frazione di Sabbio Sopra, introdurrà il concerto dei maestri Luca Lucini alla chitarra e Sergio La Vaccara al violino.

Alla serata interverranno l’architetto Michele Brugnoni
e il restauratore Leonardo Gatti che con il loro pregiato lavoro hanno riportato a nuova vita il polittico.
Il prezioso lavoro messo in atto per organizzare questa serata è opera di tante volontà che insieme si sono rese disponibili: un sentito grazie va a Don Dino Martinelli, subito entusiasta nell’accogliere con sensibilità la proposta; al M. Luca Lucini per la cura attenta e generosa della parte musicale; al Prof. Alfredo Bonomi per la disponibilità dimostrata; allo storico Andrea Crescini per la sua attiva e preziosa partecipazione; all’Associazione della “Bala” di Sabbio Sopra che contribuirà a patrocinare la serata.

Come sempre la coralità è caratteristica imprescindibile per la buona riuscita di un evento.
Coltivo il sogno che “IL BELLO FA BENE” non sia solo l’appuntamento di sabato sera 16 novembre a Sabbio Sopra, ma possa nel tempo diventare una vera a propria rassegna di giornate dedicate ai beni culturali della Valsabbia; giornate che servono innanzitutto a noi tutti per capire meglio quali tesori semi inutilizzati abbiamo in cassaforte e come possiamo valorizzarli al meglio. Ma non solo.

Possiamo proporre anche ad altri la nostra valle come meta per un fine settimana ricco di proposte e di iniziative.
“IL BELLO FA BENE” vorrebbe offrire più appuntamenti per vedere con occhi curiosi e nuovi ciò che spesso si è valutato come possibile meta di un’escursione o di una visita e poi, proprio per la sua vicinanza o scarsa conoscenza, si è trascurato.

“Andrò un’altra volta, tanto è qui a due passi”
e poi si finisce per non andarci mai.
“Sì ho sentito che ci sono cose belle ed importanti, ma tanto non ci capisco nulla”.

Ecco un’occasione per tutti per capire, per vedere, per cominciare ad interessarsi.
Coltivo il sogno che “IL BELLO FA BENE” possa abbracciare nella coralità Comuni e Comunità Montana, poiché nella loro storia tutti i comuni della valle hanno qualche prezioso tesoro da offrire e da svelare.

E, citando un’illuminata mente camuna Giancarlo Maculotti, “perché non spiegare il valore e il senso profondo di un bene culturale anche attraverso arricchimenti quali convegni, mostre, musica, teatro, riproduzione di esperienze di artigianato scomparso, in modo da rendere il tutto più appetibile ed attraente!?!”.

L’invito quindi è quello di uscire di casa in un sabato di metà autunno e di ascoltare, con l’umiltà che è necessaria per apprendere ogni cosa in ogni campo. Il compenso si riscuote immediatamente.
Perché il bello fa bene.


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