Auto nel Chiese, attimi di paura
di val.

L’allarme è scattato nel pomeriggio e per un po’ i soccorritori hanno temuto che fosse accaduto il peggio. Invece no, per fortuna



Come abbia potuto succedere che quella Punto sia finita nel Chiese lo stabiliranno gli agenti della Stradale salodiana, giunti sul posto per i rilievi.
Certo fra le cause c’è stato anche il fondo reso viscido dalla pioggia che intorno alle 17 di ieri stava cadendo copiosa e potrebbe aver causato il temuto effetto “acquaplaning”.

Fatto sta che i fari che sciabolavano la precoce notte accanto alla Provinciale IV e provenienti dal fiume hanno messo in allarme molti.
Sul posto, fra Pavone e il confine con Vobarno, dove tangenziale, “vecchia” Provinciale e fiume scorrono affiancati, sono giunti infatti con un’autolettiga i volontari di Pronto Emergenza da Odolo, l’equipaggio dell’auto medicalizzata, i Vigili del fuoco salodiani con i colleghi attrezzati per il soccorso nel fiume.

L’auto, dopo essere finita fuori strada, prima che i pompieri la mettessero in sicurezza, non era stata portata via dalla corrente solo perché si era incastrata fra gli alberi che affondavano le radici nell’acqua limacciosa  del Chiese in piena.
Dentro nessuno.

Un finestrino rotto lasciava presagire che qualcuno presente all’interno dell’auto avesse trovato il modo di uscirne. Ma dov’era? Era stato portato via dal fiume?
Nessuna traccia di lui alla luce delle fotoelettriche fra i goccioloni di pioggia.

Poi è stato rintracciato, un uomo di Preseglie: indenne, aiutato da qualcuno di passaggio, sembra avesse già raggiunto l’ufficio del suo assicuratore.
Tutto è bene ciò che finisce bene.


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