Approvato il piano di diritto allo studio
di Redazione

In un’ottica di trasparenza e condivisione delle scelte con la comunità, l’Amministrazione comunale gavardese ha approvato con voto unanime il piano di diritto allo studio per l’anno scolastico 2019/2020



Il Consiglio comunale del comune di Gavardo ha approvato il Piano di diritto allo studio per l’anno 2019/2020 con voto unanime, un voto tanto più significativo in quanto, come evidenziato dal sindaco Davide Comaglio, per la prima volta dopo anni è stato posto a votazione e non solo illustrato. Il suo passaggio in consiglio comunale non è infatti obbligatorio e può limitarsi alla sola approvazione della Giunta.

La scelta di presentarlo e votarlo in consiglio comunale riveste al contrario un importante valore, quello della trasparenza e condivisione con la comunità sia rispetto alle scelte fatte nell’erogazione dei contributi alle scuole del territorio sia per l’offerta formativa. Scuole che stanno particolarmente a cuore all’Amministrazione in quanto luogo di formazione dei bambini e dei giovani, gli adulti di domani.

Illustrato dal vicesindaco e assessore all’Istruzione Ombretta Scalmana, il piano di diritto allo studio ha visto la collaborazione del consigliere delegato all’istruzione Elisa Toffolo.

Si è sottolineato come, nonostante la situazione poco felice del bilancio comunale, l’amministrazione sia riuscita a rimanere in linea con gli stanziamenti dell’anno precedente per un ammontare di 651.730 euro destinati alle scuole dell’infanzia di Gavardo e delle sue frazioni, tutte paritarie, alle scuole primarie, paritaria e statale, e alla scuola secondaria di primo grado.

Più della metà dello stanziamento,
ovvero 342.000 euro, è dedicata all’assistenza per i bambini disabili per un totale di 16.200 ore erogate. E’ un importo davvero importante, ma che conferma la particolare attenzione che viene riservata ai bambini con disabilità e difficoltà da parte dell’Amministrazione comunale.

In aggiunta ai contributi erogati dal Comune, alle scuole dell’infanzia è arrivato da parte di Regione Lombardia un ulteriore contributo per i bambini da 0 a 6 anni del territorio.

Anche le proposte didattiche sono meritevoli di attenzione, tra conferme e nuove introduzioni: dai numerosi progetti di promozione alla lettura con la collaborazione dell’infaticabile personale della biblioteca comunale, all’attenzione per i “Giorni della Memoria”, che a Gavardo coincidono con la ricorrenza del bombardamento del 29 gennaio 1945, con la testimonianza dei sopravvissuti e, quest’anno, con il monologo di Alberto Veneziani musicato da Paolo Bacchetta, dal sostegno ai  progetti per l’alfabetizzazione e per gli alunni in difficoltà, alle iniziative del Comitato genitori quali per esempio i laboratori pomeridiani e il servizio del Pedibus.

Tra le nuove proposte accolte e condivise vi è la “settimana della diversità” che si inserisce in un più ampio progetto di collaborazione con le scuole del territorio – paritaria e statale – e con l’Amministrazione comunale finalizzata alla realizzazione di obiettivi condivisi di conoscenza e sensibilizzazione.

La “Commemorazione delle feste nazionali”, progetto pensato per la scuola primaria e quella secondaria di primo grado, prevede la partecipazione attiva delle classi nei giorni delle feste nazionali quale primo approccio di partecipazione e di avvicinamento degli alunni alla società civile e all’amministrazione comunale.

Gli studenti verranno preparati sul significato delle feste nazionali, sulla loro e nostra storia, in un percorso che avrà come obiettivo l’avvicinamento ai princìpi e ai valori della Carta Costituzionale e alle Istituzioni democratiche. A questo proposito Daria Gabusi, docente dell’Università Cattolica di Milano presso la sede di Brescia in Storia della Pedagogia e dell’Educazione affiancherà gli insegnanti in questo percorso facendo loro formazione.

Non da ultimo il progetto legato all’ambiente in collaborazione con l’assessorato ai Lavori pubblici e all’Ambiente e quello dedicato al Natale, in collaborazione con l’assessorato alle Attività produttive e ai commercianti del centro storico, le cui vetrine diverranno spazi espositivi per le realizzazioni degli studenti ispirate al “Canto di Natale” di Charles Dickens in un’ottica di apertura delle scuole al territorio.

Tanta carne al fuoco, insomma, per quello che è l’obiettivo cardine, ovvero quello della formazione dei giovani attraverso esperienze, sensibilizzazione, stimoli e opportunità.



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