«Vobarno Novecento», un secolo attraverso la fotografia
di red.

Per festeggiare il suo 25° compleanno la storica Compagnia delle Pive presenta il suo Quaderno numero 20, edito da Edizioni Valle Sabbia. Appuntamento questo giovedì, 5 dicembre, a Vobarno



La Compagnia delle Pive, storica associazione culturale vobarnese, compie venticinque anni.

E lo fa presentando il suo Quaderno n. 20. I Quaderni della Compagnia delle Pive sono pubblicazioni che, nel corso di questo quarto di secolo, hanno offerto alla comunità vobarnese (ma non solo) occasioni di studio e di conoscenza: storia, costume, diaristica, musica popolare, tradizioni; e chi più ne ha più ne metta.

Giovedì 5 dicembre alle ore 20.30, presso la Biblioteca di Vobarno, verrà presentato il quaderno numero venti: “Vobarno Novecento: un secolo attraverso la fotografia”. Si tratta di un lavoro particolarissimo, già a partire dal formato: 256 pagine di fotografie che raccontano la storia vobarnese del Novecento.

Il quaderno, edito da Edizioni Valle Sabbia, esce con il patrocino del Comune e della Comunità di Valle, nonché con il sostegno della Carrozzeria Leali.

L’album, ricchissimo di documenti e di immagini inedite, è suddiviso in sezioni: paesaggio e ambiente; gli eventi più significativi del secolo; il lavoro; la scuola e la formazione; l’arte e la cultura; lo sport e, per finire, la vita sociale.

Il lavoro è frutto della collaborazione di tutti i soci della Compagnia, cui per l’occasione si è unito Mauro Tiboni, storico fotografo della comunità vobarnese, fondatore e animatore del Cinefotoclub Vallesabbia, uno che nel corso degli anni, con il suo instancabile obiettivo fotografico, ha testimoniato con arte e sapienza i multiformi aspetti della “vobarnesità”.

Il volume naturalmente è di quelli che non possono mancare nelle case dei vobarnesi: chi rivedrà il vecchio nonno; chi riscoprirà i luoghi del lavoro, dello studio o del divertimento; chi si rivedrà in un momento della giovinezza… centinaia di fotografie rigorosamente in bianco e nero per raccontare il XX secolo così come lo si è vissuto a Vobarno. Ogni fotografia è corredata da una didascalia illustrativa che aiuta a inquadrarla nel contesto e, quando è stato possibile, ne fissa la datazione.

“Sono i nostri primi venticinque anni” scrive il presidente Ennio Bonizzardi nella presentazione del volume “e nel cassetto, se si troveranno le risorse, ci sono idee per almeno altri dieci quaderni! Entusiasmo ed energie, per ora, non mancano!”.

E non si deve peraltro dimenticare che la Compagnia continua ad essere anche un gruppo di musica popolare: anche se l’atto formale di fondazione è di qualche anno dopo l’evento fondativo (ormai quasi epico) continua ad essere la trasferta a Bergamo del 26 agosto 1994 per ritirare il primo baghèt – la cornamusa popolare delle Prealpi lombarde – costruito su ordinazione da Valter Biella.

Attorno a quello strumento nacque e crebbe il gruppo musicale che, come tutti i gruppi musicali che si rispettino, tra alti e bassi, ha cambiato assetto e formazione nel corso degli anni, ma non ha mai cessato di operare.


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