Come si calcola la rata del mutuo? Cosa sapere
di Antonello di Muccio

Quando si va ad acquistare una casa bisogna far fronte ad una spesa molto impegnativa

 
Ecco perché sempre più persone decidono di accendere un mutuo, ossia un contratto con il quale una parte, in questo caso il mutuante, concede al mutuatario una determinata somma di denaro che il mutuatario si impegna a restituire nei tempi e con le modalità concordate precedentemente nel contratto stipulato.

A sostegno del finanziamento concesso può essere messo a disposizione dal mutuatario una o più garanzie sul credito concesso dal mutuante.
In ogni caso prima di chiedere un mutuo bisogna considerare diversi fattori. Innanzitutto la modalità di mutuo esistenti ossia il mutuo a tasso fisso, il mutuo a tasso variabile ed il mutuo a tasso variabile con cap.
Ogni categoria ha caratteristiche diverse capaci di rispondere alle diverse esigenze. Nel valutare il mutuo bisogna valutare soprattutto la rata. Grazie ad alcuni servizi online c’è chi calcola in anticipo la rata del mutuo.

Ma come si calcola la rata del mutuo? Innanzitutto si parte dal piano di ammortamento o di rimborso che viene stabilito in base a specifici algoritmi. Si tratta di formule matematiche che si servono di parametri variabili concordati tra banca e cliente e rivelano l’importo di ogni singola rata.

Questo algoritmo è stabilito in base al tipo di piano di rimborso. In pratica si può avere un mutuo a rata costante che impiegherà una formula matematica diversa da quella applicata per il calcolo del mutuo a rata crescente.

In ogni rata del mutuo c’è da considerare diverse variabili che recitano un ruolo di primaria importanza. Se sottoscriviamo un mutuo di 100mila euro da ammortizzare in 120 rate mensili, con un interesse annuo del 5%, la rata del mutuo sarà di circa 1100 euro al mese. Occhio però a considerare l’ammortamento. Nelle prime fasi il debito da rimborsare è ancora elevato.
In questo caso, dunque, gli interessi gravano su un debito residuo molto alto. In questo caso, dunque, il mutuatario rimborserà gran parte del debito man mano che l’ammortamento procederà.
Facendo fede all’esempio precedente, dei mille euro pagati, 420 euro circa sono di interessi con la prima rata, mentre con l’ultima rata questi rappresentano appena 4,40 euro.

Il mutuo a tasso variabile
Il primo mutuo che andiamo ad analizzare è il mutuo con tasso di interesse variabile. Questo può modificarsi all’andamento dell’indice del costo del denaro a breve termine cui è agganciato.
Il tasso, dunque, può variare con cadenze prestabilite in base all’andamento di uno o più parametri di indicizzazione fissati nel contratto.

Il tasso fisso
Per quanto riguarda il tasso fisso, in questo caso la rata rimane la stessa per tutta la durata del mutuo.

Il tasso misto

Il tasso misto è un tipo di tasso che può essere fisso o variabile in base alle scadenze ed alle condizioni stabilite nel contratto.
Conoscendo i tre tipi di tassi potremo decidere a quale affidarci e quindi capire come si calcola la rata del mutuo. 


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