Grazie, Lorenzo!
di red.

Il 2 dicembre scorso i familiari e gli amici hanno dato l’ultimo saluto a Lorenzo Zanone, presenza riconoscibile per la gente di Vobarno e non solo….



A partire dal pomeriggio di sabato 30 Novembre, un continuo andirivieni di affetto, di preghiera, di ammirazione ha riempito via Forno a Vobarno.
Lunedì 2 dicembre la Parrocchiale di Santa Maria Assunta era gremita di gente, di tutti quelli che avevano conosciuto Lorenzo e anche di chi l’aveva solamente incontrato per strada…

La messa, concelebrata da don Gian Pietro Forbice e da don Giuseppe Savio, è stata una cerimonia di condivisione, di serenità.
I suoi amici erano seduti talmente vicini nei banchi da commuovermi.
Hanno lasciato un’impronta di compostezza e di spontaneità che mi ha toccata profondamente.

Si, perché la storia di Lorenzo
era ed è tuttora quella che mi permette di cercare di trasmettere cos’è la gioia, la speranza, il riconoscere il volto di Dio in ogni uomo. In queste parole che mi sono arrivate in quei giorni, c’è tutta la ricchezza della sua vita.

Penso che Lorenzo sia stato un ragazzo “diverso” per l’amore che dimostrava.

Con la sua semplicità e simpatia, con il suo modo di vedere il lato migliore della vita ci apriva il cuore. La sua testimonianza, ci ha permesso di capire che l’essenziale che ci fa vivere bene la vita è l’amicizia.

Tra colleghe
abbiamo riso spesso della sua incapacità di stare seduto più di qualche minuto...urgeva andare… e poi tornare e ancora riandare…
Quanti automobilisti gli suonavano il clacson, mentre raggiungeva a piedi il bar del paese per farsi offrire un caffè! Un raro e prezioso esempio di persona che aveva una parola e un sorriso sempre e per tutti.

Con delle frasi talvolta incomprensibili
e con una bella pacca sulla spalla riusciva, non so come, a farsi intendere anche con gli stranieri.
Una moralità la sua che non aveva il confine di un paese, di una nazione, di una religione. Un personaggio come non ne nascono più e solo chi è nato e cresciuto in un paese può ricordare simili personalità, tanti lo chiamavano amichevolmente “Lorenz”!

“Ci mancherà perché ci faceva divertire - dicono i suoi compagni -. Lo avremo presente con il suo sguardo birbone sempre rivolto al futuro, con i capelli bagnati di gel e la barba ben fatta, pronto ad acchiappare ogni sussurro per condividere una battuta”.

Sapeva animare tutti con la sua costante allegria che era il motore segreto della sua vita movimentata. Anche durante la breve malattia, con grande dignità, pur con il cuore acciaccato, ha insegnato la gioia e la voglia di non mollare mai in nessun caso…
Seppur a distanza, era partecipe e attento, ha sempre avuto un pensiero costante per l’associazione “La Cordata”, il suo gruppo e per la sua amata famiglia.

Il legame che lo univa a sua sorella
non era paragonabile a nessun altro. Cresciuti assieme, sempre a fianco, con le difficoltà che solo chi ha un fratello disabile può comprendere.
Ai funerali con parole stupende, ha ringraziato le tantissime persone generose che davanti a una tazzina di caffè hanno reso dolce il cammino della vita di suo fratello.
Grazie a Lei, perché ha dimostrato che una sorella è qualcuno che ti ama dal profondo del cuore.

E tu Lorenzo, ci hai confermato che non siamo soli su questa terra ma che l’amore di Dio è in tutte le persone che ci sono vicine, che ci consolano e ci aiutano a portare i nostri dolori quotidiani.
Dentro di me, come in tanti che ti hanno conosciuto, hai messo la bellezza di ciò che è semplice, puro, genuino.

Il ricordo dei giorni bellissimi trascorsi insieme, dà la forza a chi ti ha voluto bene di andare avanti.
Con quello stesso sorriso che tu ci hai regalato, in ogni momento del tuo cammino. Fino alla fine.
 
GRAZIE Lorenzo per la tua lezione di vita.

La tua Maestra

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