Impegno culturale
di Valerio Corradi e Ubaldo Vallini

Quanto spendono i comuni valsabbini in attività e strutture culturali? Openpolis ha rielaborato i dati ufficiali del Ministero dell'Interno


La Fondazione Openpolis ha calcolato quanto spendono ad abitante i Comuni italiani per la “tutela e la valorizzazione di beni e attività culturali”.
Il calcolo è stato eseguito sulla base dei dati di bilancio che ogni anno i comuni inviano alla Direzione centrale della Finanza locale del Ministero dell'interno.

Due le voci di bilancio considerate: “Valorizzazione di beni di interesse storico”, che comprende le spese per la manutenzione e la ristrutturazione (inclusi anche i fondi per promuovere il patrimonio) e “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale”, che comprende le spese per il funzionamento di strutture che non sono di interesse storico, ma hanno finalità culturali.

La rielaborazione dei dati
consente di costruire delle graduatorie nazionali ma anche regionali e provinciali.
Emerge, ad esempio, che in provincia di Brescia, il comune con la spesa procapite per la cultura più alta è Cedegolo, con 141,85 euro a residente, al 211esimo posto nella graduatoria nazionale e al 15esimo di quella regionale.
E’ possibile confrontarsi anche con la situazione di aree territoriali più limitate.

Ad esempio, considerando i soli comuni della Valle Sabbia (si veda tabella), e in riferimento al bilancio consuntivo dell’anno 2017, emerge che la spesa procapite più alta per la “Valorizzazione di beni di interesse storico” e “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” è stata sostenuta da Odolo, Vestone e Gavardo.

E’ necessario precisare che la spesa dipende molto dal periodo della rilevazione e dalla situazione dei singoli comuni (il confronto dovrebbe essere fatto tra centri di pari grandezza demografica).
In linea di massima, i comuni con la maggiore popolazione sono anche quelli che hanno un potenziale di spesa maggiore.

Per contro non stupisce che siano soprattutto i comuni molto piccoli a faticare maggiormente nel mobilitare investimenti significativi in questo settore. Il tutto in un quadro di ristrettezza della finanza pubblica locale, con crescenti richieste e bisogni soprattutto nel campo dei servizi alla persona.

Inoltre, come sottolinea la stessa Fondazione Openpolis
, “spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia” e in molte località sono presenti progetti di successo, sostenuti da soggetti privati che non ricadono sui bilanci pubblici.

E’ facile prevedere che nei prossimi anni la valorizzazione dei beni storici e del patrimonio culturale passerà sempre di più dai Comuni.
Da una parte, questo ruolo strategico dovrà essere sostenuto da un adeguato sostegno economico dello Stato centrale per tali enti, e dall’altra parte da scelte amministrative nei singoli comuni che riconoscano l’importanza della cultura per la vita sociale e per il futuro delle comunità locali

Tabella: Spesa procapite in attività e strutture culturali per Comune - Valle Sabbia

 

Comune Spesa procapite (euro) Posizione classifica comuni italiani (n.)
Odolo 37,31 1.227
Vestone 34,78 1.320
Gavardo 25,71 1.864
Vallio Terme 20,92 2.324
Vobarno 18,98 2.555
Bagolino 18,83 2.573
Villanuova sul Clisi 18,61 2.601
Bione 17,54 2.711
Sabbio Chiese 16,66 2.833
Pertica Alta 16,27 2.880
Casto 15,82 2.934
Barghe 13,82 3.258
Paitone 13,3 3.339
Preseglie 13,18 3.361
Anfo 12,74 3.436
Agnosine 12,36 3.494
Serle 11,64 3.608
Roè Volciano 10,86 3.755
Idro 7,96 4.354
Provaglio VS 5,95 4.829
Treviso Bresciano 5,69 4.877
Mura 4,41 5.159
Lavenone 2,24 5.721
Capovalle 0,9 6.188
Pertica Bassa 0,63 6.309

Fonte: Fondazione OpenPolis

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