Progetto di ricollocazione per i lavoratori ex Pasotti
di Cesare Fumana

È stato presentato ieri in Comunità montana il progetto per l'accompagnamento alla ricollocazione di 99 lavoratori dell’azienda di Sabbio Chiese in fallimento


È stato presentato ieri a Nozza di Vestone, presso la sede della Comunità montana di Valle Sabbia, il progetto per l'accompagnamento alla ricollocazione dei lavoratori dell'ex Industrie Pasotti, azienda di Sabbio Chiese in fallimento.

All'incontro sono state invitate le aziende valsabbine (una ventina quelle presenti) per far conoscere le opportunità offerte per assumere personale attingendo da questo bacino di lavoratori.

Nel presentare l'iniziativa il presidente della Comunità montana, Giovanmaria Flocchini, ha espresso l’impegno degli enti pubblici nel supportare i lavoratori finiti in cassa integrazione per il fallimento di questa storica azienda Valsabbia, di cui questo progetto ne è un esempio.

Il sindaco di Sabbio Chiese, Onorio Luscia, che sin dall'inizio della crisi aziendale si è fatto carico della questione, ha espresso sostegno e vicinanza ai lavoratori, ricordando quanto questa storica azienda sia stata importante sia per il suo Comune che per l’intera Valle Sabbia.

A nome dei rappresentanti sindacali è intervenuta Barbara Basile della Fiom, che ha illustrato la situazione dei lavoratori: l'azienda è fallita il 13 dicembre 2017 e per il sito di Sabbio Chiese c'è stato l'affitto di un ramo d'azienda da parte della Orange 1 Foundry che ha però restituito l'affitto il 30 aprile 2019.

Sono rimasti così senza lavoro 149 lavoratori del sito di Sabbio e 80 del sito di Prevalle per i quali è prevista la cassa integrazione  per un anno, fino al 30 aprile 2020.

Attraverso un finanziamento di Regione Lombardia, nell'ambito delle reti di contrasto alle crisi aziendali, è partito il 20 novembre scorso un progetto di riqualificazione per gli ex lavoratori di Sabbio Chiese che vede coinvolti Manpower, IAL e Valle Sabbia Solidale, con il sostegno del Comune di Sabbio Chiese e delle rappresentanze sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil.

Il progetto intende prendersi in carico i lavoratori per attività di formazione, orientamento al lavoro e ricollocazione.

Al progetto, della durata di un anno, hanno aderito 99 lavoratori; fra questi, 26 saranno accompagnati alla pensione e 7 saranno seguite dal Social Work della Comunità montana per il collocamento mirato.

L'incontro di ieri è servito anche per illustrare gli incentivi per le aziende per l'assunzione di questi lavoratori: sgravi contributivi e incentivi economici in base alle diverse modalità di assunzione.

Da parte di Manpower c'è l'esigenza di capire dalle aziende del territorio quali possono essere le figure professionali maggiormente richieste, in modo da attivare dei corsi di formazione mirati.

Da parte delle aziende c’è stato interesse e sono giunti anche alcuni suggerimenti sul tipo di qualifiche richieste.

È stata espressa anche la volontà di creare momenti di incontro fra lavoratori e aziende per favorire l’incontro fra domande e offerte di lavoro.

A conclusione dell'incontro, il presidente Flocchini ha fatto un appello sia ai lavoratori, perché colgono l'occasione di questo progetto per riqualificarsi, sia agli imprenditori perché, considerando anche la responsabilità sociale d’impresa, colgono questa opportunità per assumere questi lavoratori.

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