Ospedali e ambulatori medici i luoghi più delicati
di Davide Vedovelli

Appello a medici di base e pediatri della Valle Sabbia affinché ricevano solo su appuntamento per evitare assembramenti in sala d’attesa


Quello che sta succedendo in Italia in queste ore è sicuramente preoccupante, ma alla preoccupazione deve corrispondere non una psicosi, ma la messa in atto di tutte le misure per limitare il contagio.

Proprio oggi il Ministero ha diffuso una circolare con indicazioni specifiche da adottare indirizzate a pediatri e medici di base. Una di queste, per evitare assembramenti in sala d'attesa è ricevere solo su appuntamento. Purtroppo in Vallesabbia non tutti adottano ancora questa buona pratica

Di fronte alla preoccupazione per i casi di Coronavirus riscontrati in Lombardia e Veneto viene spontanea una domanda: come siamo messi in Valle Sabbia?

Per il momento, ma la situazione è in continua evoluzione, non sono stati identificati casi nel bresciano. Tuttavia, questa drammatica eventualità non può essere esclusa, vista la relativa vicinanza con i Comuni interessati.

Saremmo pronti? In caso di bisogno è stato identificato come riferimento il reparto di malattie infettive degli Spedali Civili di Brescia. Niente paura.

E a livello territoriale? A questo proposito ci è stata segnalata una criticità della Valle Sabbia: la maggioranza dei medici di famiglia non visita su appuntamento, prassi consolidata nelle città, bensì ad accesso libero. Questo implica “fare la coda” a stretto contatto con altre persone malate.

Va da sé che proprio nella sala d’attesa dal medico un ipotetico malato di Coronavirus potrebbe infettare altre persone.

Per questo sentiamo il dovere di rivolgere un appello ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta: visitate solo su appuntamento, in modo da non esporre voi stessi e i vostri assistiti a inutili rischi. Questa ci sembra una buona idea, una giusta cautela, senza fare inutili allarmismi. Non ci stupirebbe se ATS Brescia o ASST Garda avessero già predisposto una risoluzione come questa, semplice ma preziosa.

Per la stessa ragione, non pare saggio che i cittadini con sintomi influenzali affollino le sedi di continuità assistenziale (guardia medica) dove l’accesso è libero, o il Pronto Soccorso. Chiunque venga da zone a rischio, se presenta sintomi influenzali, non deve mettersi in coda con gli altri malati, deve avvisare il num. 800 894 545, che individuerà percorsi specifici, i migliori possibili.

Uno speciale ringraziamento a tutti i medici che, siamo certi, accoglieranno questo appello. Grazie per il vostro lavoro prezioso.

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