Domani il via al Gran Carnevale di Storo
di Aldo Pasquazzo

Dopo i bambini delle materne giovedì e le maschere di ieri il Gran Carnevale di Storo, seppur tra le forzate restrizioni, tornerà in scena domani e poi di nuovo sabato


Rispetto allo scorso anno i carri che domani, martedì, sfileranno al Gran Carnevale di Storo potrebbero risultare in numero minore rispetto a dodici mesi fa. Sarà per restrizioni forzate dettate all'ultimo dal Coronavirus (è saltata la serata con dj Gabry Ponte a StoroE20) o per incombenze e burocrazia, sta di fatto che attorno al primo dei carnevali Giudicariesi (assieme con Tione) stavolta prevale la voglia di esserci come spettatori piuttosto che da protagonisti.

“Per domani a Storo
– anticipano Nicola Zontini, Davide Canetti e Luca Comai della Pro loco – si parla di sei carri e tre gruppi mentre il sabato successivo la rappresentanza (salvo contrordini) dovrebbe aggirarsi il doppio”.

Dopo le apparizioni per bambini di giovedì e di ieri, alla rimpatriata mascherata sia di domani come quella successiva di sabato 29 hanno invece dato forfait i delegati della fondazione Scadabache di Conden (Condino) che per ragioni diverse il Carnevale 2020 hanno convenuto di viverlo non da protagonisti (non si sa se a Storo o a Tione) ma bensì da spettatori. Seconda classifica lo scorso anno con il carro “An po' chi an Po La” stavolta i Conden hanno optato per una scelta sabbatica.

“La nostra assenza – avverte Paolo Quarta che assieme a Nicola Bianchini e Daniele Butterini fanno parte alla sala operativa delle maggiori attrazioni condinesi – non è attribuibile a problemi o dissapori interni ,ma bensì a questioni puramente tempistiche e alla assenza di un capannone nel vicinato dove costruire il manufatto”.

Ma in quel di Storo (al di là di polente ma solo e rigorosamente da consumarsi a cielo aperto o da asporto) a fare qualità e differenza è sempre il duo famigliare Flavio Zocchi & Michela Salvini che in materia di spettacolo non hanno antagonisti. La volta scorsa la loro consociata si era esibita e imposta con il carro Rocca Savana.

Le scenografie più gettonate
non saranno casuali, ma andranno ad intaccare quelle realtà che nel corso dell'anno hanno ombreggiato a ridosso della Storo emergente.

“Nel menabò di quest'anno – avverte qualcuno – non si esclude la riproposizioni collegabili a destini di pubblici esercizi in via di estinzione o di nuova generazione, oppure a Vie infinite da e per la Lombardia all'altezza della vecchia Dogana di Lodrone, nonché l'assalto di compaesani vogliosi di impadrinirsi delle chiavi dell'Arena Stadium la cui struttura al centro della contesa è quella ubicata a ridosso tra la passerella sul Chiese (all'altezza del Barambana) e Via delle Pannocchie.

Foto di Juri Corradi
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