Mercati settimanali, ambulanti sul piede di guerra
di Cesare Fumana

Gli ambulanti denunciano una disparità di trattamento rispetto ai supermercati. Contestata la delibera della chiusura del mercato di mercoledì a Gavardo. A Villanuova confermato quello di venerdì. Intanto i bar riaprono alla sera


Tra le diverse questioni che stanno sollevando le misure drastiche previste dal decreto di Regione Lombardi in accordo con il Ministero della Salute per contrastare la diffusione del coronavirus, c’è quella della sospensione dei mercati settimanali e rionali.

La prescrizione prevede la sospensione totale il sabato e la domenica, mentre dal lunedì al venerdì la decisione è stata demandata ai sindaci. Quasi tutti, in provincia di Brescia, hanno optato per l’annullamento del mercato, in alcuni casi invece è stata consentita solo la presenza dei banchi alimentari.

Le varie associazioni di ambulanti hanno contestato questa decisione, denunciando la disparità di trattamento rispetto ai negozi e soprattutto ai supermercati e centri commerciali, rimasti regolarmente aperti durante la settimana (nei centri commerciali nel fine settimana resteranno aperti solo i negozi alimentari e i supermercati, saranno chiusi tutti gli altri negozi).

Mercato di Gavardo

In particolare, a far infuriare gli ambulanti, c’è stata l’ordinanza del sindaco di Gavardo Davide Comaglio, dove in un passaggio si legge che «il mercato settimanale del mercoledì non è da ritenersi indispensabile per l’approvvigionamento alimentare della popolazione in quanto i posteggi alimentari sono solo 23 e tali numeri giustificherebbero pertanto solo un afflusso di persone con prevalenza per il settore non alimentare e sul territorio comunale sono attive una grande struttura di vendita unitamente ai numerosi esercizi commerciali (medie strutture ed esercizi di vicinato)». Una frase che gli ambulanti hanno percepito come una beffa, dopo il danno.

È poi giunta poi la spiegazione del sindaco: «Potevo scriverla in maniera diversa ma dovevo giustificare la chiusura - spiega Comaglio -, resta il fatto che non è una prima necessità. Non mi interessa favorire la grande distribuzione e penalizzare il mercato, che anzi è uno dei più antichi e fa parte della nostra storia. Ma non me la sono sentita di rischiare e ho voluto tutelare i cittadini». Da parte di Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio viene ribadito: «Non c’è ragione per sospendere i mercati rionali e settimanali, che devono continuare a svolgersi».

A Villanuova

Il mercato settimanale del venerdì a Villanuova sul Clisi è confermato, secondo quanto comunicato dall'Amministrazione comunale. Sarà sospeso, invece, quello di domenica 1 marzo: essendo la prima domenica del mese, era in programma il mercatino "Dalla soffitta alla strada".

Bar aperti la sera

Intanto da ieri, i bar di tutta la Lombardia – e dunque anche della provincia di Brescia – potranno restare aperti anche dopo le 18 a condizione di effettuare solo servizio al tavolo. Lo ha deciso la Regione con una precisazione con la quale modifica la normativa alla stregua di quanto già avveniva per i ristoranti: “I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande – così si legge sul sito della Regione – non sono soggetti a restrizioni e pertanto possono rimanere aperti come previsto per i ristoranti, purché sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio”.

Secondo le nuove disposizioni, dunque, l’unico vincolo è che il servizio dovrà essere gestito dal personale esclusivamente al tavolo e non direttamente al bancone.
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