Opere per organo del Barocco tedesco
di Cesare Fumana

È il titolo del nuovo cd dell’organista valliese Massimiliano Sanca registrato suonando l’organo “Colzani” del Santuario della Madonna del Mangher di Vallio Terme


È uscito di recente il cd “Orgelwerke des deutschen Barocks - Opere per organo del Barocco tedesco”, inciso dal maestro valliese Massimiliano Sanca, suonando l’organo “Colzani” del Santuario della Madonna del Mangher di Vallio Terme.

Il Cd contiene una serie di brani di Johann Sebastian Bach di non frequente ascolto, intervallati da brani di altri compositori tutti anch’essi con primo nome Johann (Johann Ludwig Krebs, che di Bach fu allievo; Johann Pachelbel; Johann Gottfried Walther) anch’essi di raro ascolto. In totale ci sono sette brani di Bach, due di Krebs, due di Pachelbel, uno di Walther.

Secondo la recensione del sito internet Organi & Organisti, «Nel complesso, il Cd rappresenta bene ciò che esprime nel titolo: un’antologia di opere per organo del Barocco tedesco, e l’interprete dimostra di esserne all’altezza sfruttando al meglio le possibilità dello strumento relativamente piccolo che ha utilizzato per l’incisione».

Abbiamo chiesto al maestro Sanca i motivi della scelta di questi brani del Barocco tedesco e anche quella di realizzare la registrazione con un piccolo organo come quello del santuario di Vallio Terme.

«Questi erano tra i compositori più conosciuti e stimati del Barocco – ci spiega l’organista –. Ho fatto questa selezione perché, essendo l'organo del Santuario uno strumento ispirato agli organi barocchi tedeschi, queste composizioni potevano risultare più chiare e comprensibili nella lettura/ascolto musicale nei vari dettagli e sfumature. Inoltre, non essendo quest'organo uno strumento di grandi dimensioni e sonorità, era doveroso e necessario scegliere pezzi adatti ad un piccolo organo».

«In altre parole – prosegue il maestro – questa musica fu composta e pensata in specifico per questo genere di organi, con sonorità maestose, imponenti nelle sonorità forti; poetici ma cantabili nei registri/sonorità più deboli».

Allegato al Cd c’è un libretto, in tre lingue (Italiano, Inglese e Tedesco) che si sofferma sulle caratteristiche dell’organo, piccolo ma, come si è detto, dai timbri fortemente caratterizzati ispirati a quelli degli organi di Gottfried Silbermann, prosegue con il curriculum del maestro Massimiliano Sanca e quello dell’organaro Ilic Colzani, costruttore dello strumento.

Il Cd è stato pubblicato dalla MV Cremona e dopo la presentazione sarà pubblicato dalla casa discografica Naxos, poiché è stato classificato di alto livello qualitativo, esecutivo e grafico.

Terminata l’emergenza sanitaria in corso, sarà organizzata una presentazione anche presso il santuario valliese.

Il maestro Massimiliano Sanca, valliese, nato nel 1973, si è diplomato in Organo e Composizione organistica con il massimo dei voti nel 1996 presso il Conservatorio Statale di Musica “L. Marenzio” di Brescia. Ha partecipato a numerosi corsi d’interpretazione organistica e prassi esecutiva della musica rinascimentale e barocca. Come solista vanta al suo attivo numerosissimi concerti in Italia e all’estero suonando per importanti festival in Italia e in Europa, registrando per le emittenti radio WDR e RAI. Dal 1996 al 2009 è stato organista titolare all’organo G. Antegnati (1581) presso la chiesa di S. Giuseppe in Brescia, mentre è tuttora titolare sugli organi A. Bonatti (1760) e I. Colzani (2008) della Parrocchiale e del Santuario in Vallio Terme. Ha effettuato registrazioni CD su organi storici e moderni di particolare interesse nazionale ed internazionale, interpretando repertori che spaziano dal rinascimento al tardo barocco. Per molti anni è stato Direttore artistico dell’“Estate musicale” in Vallio Terme. Dal 2001 al 2008 è stato Direttore dell’Orchestra da Camera “Valsabbina”. Da molti anni è direttore del Coro “La Valle” di Vallio Terme, con il quale è spesso invitato a esibirsi in vari eventi concertistici. Insegna Educazione musicale e canto corale presso la Scuola Parrocchiale Ss. Filippo e Giacomo in Gavardo. È stato invitato a suonare nello stato del Vaticano presso la Basilica di S. Pietro e ha tenuto concerti sul grande organo Mascioni presso l’Istituto Pontificio di musica sacra di Roma.

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