Paradisi fiscali
di red.

Anche una ditta che apre il suo stabilimento a Vobarno, insieme ad altre che lavorano in Valtenesi, fra quelle vicino a noi che godono dei benefici del favorevole fisco olandese


A Vobarno c’è la “Borusan Mannesmann Vobarno tubi spa” con una novantina di addetti, c’è la “Valsabbina Commodities spa” di Mazzano.
A San Felice del Benaco ci sono ad occuparsi di vacanze “Selectcamp Italia srl”, "Vacanceselect Italia srl" e “Ideal Molino srl”.
Sempre di campeggi si tratta, ma a Puegnago, con “Gustocamp Italia srl”.
A Manerba “Kambusa srl per la vendita porta a porta e “Timone srl” che vende portoni industriali.
Leggi qui, a parziale rettifica di quanto sopra

Nel resto del Bresciano ce n’è un’altra quarantina fra società e realtà produttive.
Tutte a godere dei benefici della fiscalità olandese.

Ma quali sono questi benefici?
Ne ha parlato il fiscalista Albino Zabbialini dello studio commercialisti associati Zabbialini-Bonori in un articolo apparso nei giorni scorsi sul Giornale di Brescia a firma di Erminio Bissolotti dal titolo «Un regime favorevole su dividendi e plusvalenze»

Ve lo riproponiamo:

Il generoso sistema fiscale dei Paesi Bassi è stato in grado, negli anni, di attrarre molti gruppi industriali internazionali, da Nike a Ikea, passando da Mediaset e fino a Fiat-Chrysler.

«La BV (Besloten Vennootschap) olandese è il tipo di società più usato nei Paesi Bassi: è l’equivalente della GmbH tedesca, della Ltd nel Regno Unito o della Corporation negli Usa», spiega il commercialista bresciano Albino Zabbialini.
«Non a caso -aggiunge- la BV olandese è utilizzata come "holding" (capogruppo, ndr) in strutture internazionali».

Un’operazione che porta vantaggi solo dal punto di vista economico?

«Il motivo principale legato all’utilizzo dei Paesi Bassi come sede di una holding è sicuramente il regime fiscale favorevole per l’incasso di dividendi e plusvalenze estere e per la strutturazione di transazioni finanziarie internazionali, ma - evidenzia il fiscalista - anche per l’eccellente infrastruttura legale e finanziaria del Paese, la flessibilità della governance societaria, un apparato giudiziario snello e la possibilità di trovare capitali a costi bassi».

Per godere dei benefici fiscali dei Paesi Bassi, dunque, basta costituire una "finanziaria" nella terra dei tulipani?

«Il vero vantaggio di una società olandese è quello di essere utilizzata come holding di partecipazione che detiene il controllo di società estere -prosegue Zabbialini-. Infatti le BV beneficiano dell’esenzione fiscale totale da tassazio ne di capital gain (dividendi e plusvalenze) derivanti da azioni di società partecipate (pex); nessuna applicazione di ritenute sui dividendi erogati dalla società, sugli interessi corrisposti e sulle royalties. Attraverso una holding in Olanda, inoltre, grazie alle convenzioni internazionali è possibile ottenere una riduzione significativa delle imposte alla fonte subite».

Insomma, le imprese che hanno sede in Olanda di fatto sono esenti da imposte sulle transazioni finanziarie.
Ma nel caso di redditi propri che tassazione subiscono?

«Per gli altri redditi conseguiti - chiude il bresciano - l’imposta sulle società di diritto olandese è così determinata: 20% per le imprese che ottengono profitti fino a 200mila euro e 25% per gli importi superiori, con la possibilità comunque di ottenere dall’amministrazione finanziaria un preventivo tax ruling. Ossia un’intesa per determinare la base imponibile e altri accordi fiscali».

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