Al via i lavori per la sottostazione della Pirla
di val.

Il vecchio progetto, rimodernato, servirà a razionalizzare la distribuzione di energia elettrica. Un nuovo elettrodotto interrato porterà elettricità anche alla Ferriera Valsabbia



L’inizio lavori era previsto un paio di mesi fa, poi tutto è stato bloccato dall’esplosione della pandemia.

Sta comunque arrivando in dirittura d’arrivo il progetto di A2A e di Terna, avviato undici anni fa col sostegno dell’amministrazione provinciale e della Comunità montana, che prevede di piazzare una sottostazione di trasformazione dell’energia elettrica in località Pirla, in territorio di Agnosine, ma a due passi da quello odolese.

Da lì partirà un elettrodotto lungo poco più di un chilometro e mezzo che porterà energia alla Ferriera Valsabbia.
Sarà un collegamento “in cavo 132 kV” che significa la posa di tre cavi che misurano ciascuno circa 10 centimetri di diametro, capaci di trasportare grandi quantità di energia elettrica, che avrà il merito di razionalizzare anche la fitta rete elettrica sospesa.

Undici anni fa il progetto di Terna, che prevedeva la realizzazione di una sottostazione di grandi dimensioni (più di quella che si può vedere a Carpeneda di Vobarno), aveva preoccupato non poco le due amministrazioni comunali, dal punto di vista paesistico ed ambientale.

Le più recenti tecnologie hanno permesso di ridurre i volumi a circa un quarto.
L’opera, nelle intenzioni di Terna che prevedono altri impianti analoghi a Vestone e Ponte Caffaro, permetterà di potenziare la rete e di gestire meglio i flussi energetici lungo le due grandi linee di alta tensione da 220 e 138 mila volt che portano energia dal Trentino fino a Brescia, limitando sbalzi di tensione e soprattutto il rischio di improvvisi e difficilmente rimediabili blackout.

.foto di repertorio


0513AgnosPir001.jpg