Fondi post emergenza per i Comuni
di Cesare Fumana

È in arrivo un tesoretto di 77,7 milioni di euro per gli enti locali bresciani, uno stanziamento straordinario del Governo per le zone più colpite dal coronavirus. I fondi per i Comuni valsabbini


Fra le misure del cosiddetto “decreto Rilancio” (inizialmente previsto ad aprile, slittato poi a maggio) che dovrebbe essere varato oggi dal Consiglio dei Ministri, con una serie di misure da 55 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese per la ripartenza dopo due mesi drammatici connessi al coronavirus, è prevista una norma ad hoc per le provincie più colpite dalla pandemia: Brescia, Bergamo, Lodi, Cremona e Piacenza.

È una richiesta fatta pervenire al Governo da più parti e sollecitata al presidente del Consiglio Conte anche dal sindaco di Brescia Del Bono durante la sua visita lampo nella nostra città. Si tratta di un fondo di 200 milioni di euro che sarà ripartito fra i comuni di queste cinque province.

Lo stabilisce l’articolo 121 dell’ultima stesura del decreto, che stabilisce anche il criterio di ripartizione del tesoretto: la popolazione residente.

Alla provincia di Brescia spetta una fetta consistente dei fondi: 77,7 milioni di euro, vale a dire circa 61,40 euro a residente.

Il fondo sarà «da ripartire entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge» si legge nel testo, indicativamente entro luglio.

Queste risorse, che dovrebbe essere erogate agli enti locali in un’unica soluzione, devono essere destinate a interventi di sostegno di carattere economico e sociale connessi con l’emergenza Coronavirus e per far fronte alle esigenze di bilancio dei Comuni che risentono della crisi conseguente alla pandemia.

Questa la ripartizione prevista per i Comuni della Valle Sabbia.


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