Verona accelera, «entro dicembre il via ai lavori»
di Federica Ciampone

Dopo l'ultima ispezione della sublacuale Toscolano – Torri l'Ato di Verona sollecita Brescia a rispettare gli impegni presi. Comaglio: “Pressione inaccettabile, si valutino opzioni alternative”


Dopo l'esito dell'ultima ispezione effettuata sulla condotta sublacuale Toscolano – Torri, presa di mira dalle concrezioni batteriche, l'Ato di Verona preme per approvare entro quindici giorni il progetto definitivo del nuovo depuratore e iniziare i lavori entro dicembre.

In vista del tavolo tecnico del prossimo lunedì con il Ministero dell'Ambiente, Verona accelera e fa pressione su Brescia affinché rispetti gli impegni presi.

“In verità – ha dichiarato al Giornale di Brescia il sindaco di Gavardo Davide Comaglio - non stupiscono troppo queste sollecitazioni, che guarda caso arrivano alla vigilia dell’avvio del tavolo tecnico. Il giorno prima ci spiegano che le attuali condutture sublacuali sono a rischio, il giorno dopo da Verona ci fanno sapere che si vuole partire il prima possibile con i lavori.

Se le condizioni delle tubature sono così allarmanti, resta da domandarsi perché non si intervenga subito, magari sostituendo le tubature stesse, anziché pensare a una soluzione come quella del doppio maxi depuratore sul Chiese, progetto faraonico che richiederebbe, per essere completato, almeno cinque anni di tempo”.

La speranza del fronte del “no” rimane quella che in occasione del tavolo tecnico si valutino attentamente le pesanti ricadute ambientali di un progetto come quello del nuovo maxi depuratore e che si consideri un'alternativa.
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