Il pubblico premia Mila Turajlic
di Redazione

Straordinaria partecipazione per la speciale versione online del FilmFestival del Garda. Il cinema ha unito gli spettatori per 5 giorni anche in virtuale. Distanti solo fisicamente, ma insieme grazie alla proposta cinematografica e culturale del FFG 2020


La regista Mila Turajlic
si è aggiudicata il riconoscimento come migliore autrice della XIII edizione del FilmFestival del Garda.

A conclusione di cinque meravigliose e intense giornate di proiezioni, interviste, incontri, seguiti da una platea coinvolta attraverso numerosi canali, è arrivato il verdetto del pubblico. Il festival è stato rimodulato in una nuova formula online che ha permesso di trasmettere una quantità notevole di contenuti come 25 appuntamenti con gli autori, tra interviste, incontri virtuali di approfondimento, cinericette e 50 film, nelle diverse sezioni dedicate anche agli spettatori più piccoli. Il grande sforzo organizzativo è stato premiato dal pubblico che, solo su Facebook, ha superato le 30mila persone coinvolte, e con più di mille visualizzazioni per la maggior parte degli eventi collaterali.

Il Premio Città di San Felice del Benaco, intitolato al Cav. Attilio Camozzi espresso con il voto degli spettatori, è giunto attraverso le piattaforme web ufficiali del FFG ed ha incoronato così l'autrice di Druga strana svega | The other side of everything, il film di apertura del Festival, evento creato in collaborazione con Trieste Film Festival.

"Si chiude un'edizione indimenticabile e partecipatissima – commenta la direttrice artistica Veronica Maffizzoli – dove il mezzo tecnologico non è stato per nulla un limite per visioni, incontri, riflessioni e dove lo straordinario spirito di unione e condivisione che è il vero motore, il cuore del nostro Festival, ha mostrato tutta la sua forza. Grazie alla scomparsa di ogni barriera fisica e geografica si è addirittura amplificato il nostro messaggio e ciò ha creato una connessione davvero unica. Abbiamo ritrovato legami reali e ne abbiamo creati di nuovi, e vi assicuro che di virtuale vi è stato solo lo strumento adottato. Nella difficoltà abbiamo trovato i frutti di tanti anni di lavoro e siamo ancor più certi del fatto che le nostre radici sono ben solide, diffuse, trasversali, stringono generazioni diverse e vivono dell'apporto di ognuno.

Siamo felici che il riconoscimento vada a una regista, una donna: la passione civile, la sensibilità e l'impegno morale sono valori fondamentali per il Festival e sono tematiche che da sempre ne costituiscono l'anima, insieme alla ricerca cinematografica e alla sua diffusione. Parliamo di storie delle donne e degli uomini, nella dimensione necessaria della partecipazione al vivere comunitario, all'appartenenza agìta dei membri di una società civile consapevole, una comunità che innova il suo approccio corale, polifonico e complementare". In questo periodo sofferto, dove parole come distanza e virtualità hanno inciso sulle nostre vite, il pubblico incorona un film straordinariamente umano che parla di popoli, della loro terra, delle città, della passione civile, di impegno concreto e questo per noi è segno di un vero legame con il nostro pubblico che conosce e si confronta, grazie al cinema.

"Sono estremamente felice di aver potuto assistere a questa edizione speciale del nostro FilmFestival - dice a sua volta il sindaco di San Felice del Benaco Simone Zuin -, e di poter premiare, anche se attraverso e grazie alla tecnologia, l'autrice che per gli spettatori, si è distinta per la sua opera di impegno sociale e umano, tema da sempre promosso dalla manifestazione. Allo stesso tempo come amministrazione siamo orgogliosi di essere ente promotore e patrocinante di un evento cinematografico internazionale, culturale e di comunità di cui andiamo molto fieri. Un gioiello per la promozione culturale e sociale di un luogo come San Felice del Benaco, che ho l'onore di rappresentare.

Ringrazio tutto il gruppo del Cineforum Feliciano e del FilmFestival, per il coraggio e l'impegno investito nella programmazione e realizzazione del nostro piccolo grande festival, che anche in un momento tanto difficile e proibitivo, ha saputo tempestivamente reinventarsi in un modo totalmente nuovo, ma con immutata passione e professionalità. È il primo festival cinematografico che si è svolto attraverso le piattaforme web della Lombardia, un progetto realmente innovativo, dinamico e di interazione che è riuscito a mettere a disposizione gratuitamente a tutti, dai più piccoli ai più grandi, l'intero palinsesto: dagli incontri con gli autori, ai film, ai laboratori cinematografici, alle dirette in streaming".


Mila Turajlic è nata il 4 luglio 1979 a Belgrado, in Serbia. È regista e produttrice, nota per Druga strana svega (2017), Apocalypto (2006) e Cinema Komunisto (2010).

Il film "Druga strana svega | The other side of everything" è ambientato fra Serbia, Francia, Qatar; è un documentario di 100' (versione originale sottotitolata in italiano). Per oltre 70 anni, in un appartamento di Belgrado, una porta chiusa ha tenuto una famiglia separata dal suo passato. Una conversazione intima della regista con sua madre si svolge mentre la frattura politica dentro l'appartamento rivela una casa e un paese tormentati dalla storia.

Tutti gli eventi e le proiezioni online sono state messe a disposizione gratuitamente.

In foto:
. la regista Mila Turajlic
. il gruppo organizzatore del FilmFestival del Garda


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