«Compatti, determinati e in prima linea per contrastare l'opera»
di Federica Ciampone

Questa la dichiarazione d'intenti dei sindaci del Chiese dopo la riunione post tavolo tecnico con il Ministro dell'Ambiente Costa sul progetto del doppio depuratore del Garda. In preparazione i documenti da inviare a Roma


Dopo il tavolo tecnico dello scorso lunedì, svolto su richiesta dei sindaci del Chiese al Ministro dell'Ambiente Costa, l'impressione ricevuta dai primi cittadini intervenuti – il sindaco di Gavardo Davide Comaglio, quello di Muscoline Giovanni Alessandro Benedetti e quello di Montichiari Marco Togni – non è stata affatto positiva.

“Quello che doveva essere un momento di analisi ambientale degli impatti delle nuove opere sui corpi recettori da parte di tutti gli enti coinvolti – ha commentato Comaglio - per consentire al Ministero una valutazione più approfondita della questione è diventato poco più che una formalità, che secondo le intenzioni del proponente si doveva addirittura chiudere in quelle due ore. Poca attenzione dei funzionari, nessuna voglia di approfondire e sgradevoli sorrisini di cui abbiamo ottenuto le scuse.

Il fatto oggettivo e preoccupante, anche in prospettiva futura, è che nessun Ente invitato, esclusi i Comuni e il rappresentante delle associazioni ambientaliste, ha espresso una sola nota negativa riguardo ai depuratori sul Chiese.

Non è stato permesso illustrare le ragioni che dimostrano, a nostro avviso, che la scelta di Gavardo non è la migliore per il lago di Garda perché non previsto nell’ordine del giorno.

La motivazione che l’acqua in uscita dal depuratore serva a rimpolpare la scarsità di acqua nel Chiese (a fini irrigui) è più volte stata citata dagli organi preposti. Dopo che è stata sollevata la solita questione della sublacuale e dei Comuni in infrazione europea ho chiaramente detto che sono problemi che con la soluzione Gavardo (Chiese) vengono procrastinati nel tempo di almeno dieci anni, con grave rischio per tutti. Quindi, se queste sono le motivazioni della fretta, si sostituisca immediatamente la sublacuale. Chiaramente nessuna risposta”.

“Una giornata incolore – ha aggiunto il sindaco di Muscoline Benedetti. - Esprimiamo profonda gratitudine per la disponibilità mostrata dal Ministro nel suo voler dar voce a noi sindaci e, dunque, ai cittadini che rappresentiamo, ma non possiamo nascondere la nostra amarezza nell’aver constatato che la quasi totalità degli enti coinvolti è decisa a proseguire l’iter ormai avviato per la realizzazione del depuratore.

Il progetto, calato dall’alto senza il doveroso coinvolgimento delle amministrazioni comunali interessate, ha di fatto escluso, almeno fino ad oggi, i cittadini e non ha minimamente considerato oltre all’impatto ambientale, anche le problematiche che potrebbero emergere a livello economico e sociale.

Auspichiamo che questo tavolo rappresenti davvero la possibilità di rivedere l’attuale progetto e non costituisca, invece, una messinscena creata ad arte per metterci a tacere”.

A seguito del tavolo tecnico i sindaci e i tecnici incaricati si sono riuniti nel tardo pomeriggio di ieri in videoconferenza per analizzare la situazione: compatti, determinati e in prima linea per contrastare l’opera sia durante l’attuale tavolo ministeriale sia durante l’iter successivo, se dovesse proseguire.

“Adesso bisogna preparare le carte da inviare a Roma – conclude Comaglio - ma bisogna anche capire cosa sia utile in questo momento e cosa servirà per l’iter procedurale futuro, anche in funzione di una non improbabile azione legale a tutela del nostro territorio”.
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