LAFRE, vent'anni a lavorar lamiere
di Ubaldo Vallini

Un traguardo, quello della famiglia Freddi, da festeggiare progettando il raddoppio del capannone, quello che apre su via Penella a Vobarno





Si fa presto a dire “lavorazione della lamiera”.
Per fare le cose sul serio e bene servono competenze ed esperienza, solide capacità imprenditoriali, intelligenza nell’individuare sempre nuove soluzioni, investimenti in innovazione e in formazione.
E quando un’azienda arriva al traguardo dei vent’anni in continua crescita, come ha fatto LAFRE srl, significa che tutto ha funzionato al meglio.
Certo, per partire dalla progettazione per arrivare alla realizzazione di prodotti anche complessi, servono anche le migliori dotazioni tecniche e soprattutto persone capaci.

Le persone appunto.

LAFRE, acronimo che sta per “Lamiere Freddi” è una famiglia… allargata.
Vent’anni fa, nella prima sede di Sabbio Chiese, si davano da fare la mente tecnica di  Franco, che come tutti i Freddi era rotolato a fondo valle partendo da Comero, e Rosellina Stagnoli da Bagolino in campo amministrativo ed un primo nucleo di validi collaboratori.
Oggi, nella sede di Vobarno dove si sono trasferiti nel 2005, gli addetti sono in tutto una ventina.

Sono entrati in organico anche i figli: da tre anni l’ingegnere meccanico Paola, che ha già preso possesso dell’area progettazione- ingegnerizzazione  e segue i processi produttivi; Michele che si è laureato lo scorso dicembre in Management e Finanza e che si occupa di relazioni esterne e di tutti gli aspetti commerciali.
Responsabilizzazione è la parola d’ordine in famiglia.
All’appello manca solo la più piccola, Sara, che segue i corsi di laurea in Ingegneria Gestionale.

Accanto a tutti loro, i fidati collaboratori
che, per dirla con le parole di Michele che ci ha accolti e col quale abbiamo parlato a lungo: «Sono il vero motore dell’azienda: un macchinario, per quanto costoso si fanno due calcoli e lo si acquista, i validi collaboratori non si inventano dall’oggi al domani, servono motivazione e formazione continua, aspetti ai quali prestiamo molta attenzione».

Lamiere dicevamo.
LAFRE è in grado di soddisfare qualunque richiesta, accompagnando il cliente nelle scelte tecniche, nella progettazione e gestione delle varie commesse.

Ci sono il taglio laser e la punzonatura, con apparecchiature completamente automatiche, anche nel carico e nello scarico.
Le lamiere sono anche da piegare e qui troviamo macchine manuali, sistemi robotici ed una pannellatrice semiautomatica.

A volte servono delle saldature e in LAFRE lo sanno fare a mano per le piccole produzioni, ma sono attrezzati anche coi robot.
Più recentemente, è stato lanciato anche il brand di design “dfre” per la produzione di articoli per l’arredo.

E il Covid-19? Siamo a giugno 2020 non vuoi parlare anche di quello?
«Non eravamo certi di voler festeggiare i nostri primi vent’anni adesso: il momento non è dei migliori.
Poi però abbiamo pensato che la ricorrenza cade giusto in queste settimane, che dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno e vogliamo pensare che tutto andrà per il meglio.

LAFRE srl è associata AIB fin dal 2005.
«Ho letto un articolo sul Giornale di Brescia dove c’erano dei riferimenti per la gestione di alcune pratiche burocratiche, così ho conosciuto l’Associazione Industriale Bresciana» ricorda Rosellina.

«In AIB ci hanno aiutati molto a crescere, dal punto di vista imprenditoriale con innumerevoli corsi di formazione ed il supporto di specialisti di alto livello, ma anche da quello umano - aggiunge -. Con AIB, ad esempio, grazie alla rappresentanza in Valsabbia che è particolarmente attiva, ho fatto viaggi istruttivi molto interessanti e incontri formativi.
Siamo piccoli in AIB, ma ci siamo sempre sentiti a casa, trattati alla pari coi grandi, trovando sempre la massima disponibilità e preparazione».

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