Anche Alpini e Artiglieri di Ponte Caffaro per la sicurezza in chiesa
di Marisa Viviani

Anche a Ponte Caffaro, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, le disposizioni del governo e della diocesi per la sicurezza sanitaria dei fedeli sono state prese molto seriamente dal parroco don Paolo Morbio e dal sacerdote ausiliario don Eugenio Panelli


Innanzitutto è stato stabilito
il distanziamento tra i posti di preghiera nei vari banchi, tutti contrassegnati a seguito di precise misurazioni effettuate dall'arch. Matteo Fusi, che ha prestato la sua collaborazione alla Parrocchia di Bagolino e Ponte Caffaro per questa necessità, individuando nella chiesa locale 63 posti disponibili per la presenza dei fedeli durante le funzioni religiose.

I due sacerdoti hanno poi disposto un punto di igienizzazione delle mani all'ingresso principale della chiesa, organizzando l'uscita verso la porta laterale. Le associazioni d'arma di Alpini e Artiglieri di Ponte Caffaro, collaborando con i sacerdoti, garantiscono a turno la loro presenza presso la chiesa per accogliere i fedeli secondo le disposizioni di sicurezza; al termine delle funzioni le volontarie effettuano l'igienizzazione di panche, sedili, inginocchiatoi, stole, oggetti vari utilizzati durante la messa e le altre cerimonie.

Domenica scorsa è toccato al parroco don Paolo celebrare la Messa del Corpus Domini nella Chiesa di San Giuseppe a Ponte Caffaro, mentre don Eugenio si alternava nella celebrazione a Bagolino nella Chiesa di San Giorgio. Nel corso della messa il parroco ha ripetutamente posto l'accento al significato della messa come accoglienza, come celebrazione di un cammino non privato ed esclusivo ma comunitario, che rinnova l'insegnamento evangelico, ritrovato nella sua pienezza attraverso la partecipazione in presenza dopo tre mesi di ascolto della messa a distanza.

E nella ricorrenza dell'importante festività religiosa e del ritorno delle celebrazioni in chiesa, il parroco, al termine della messa, ha impartito sul sagrato la benedizione ai fedeli lì riuniti, in luogo della tradizionale processione non ancora consentita per motivi di sicurezza sanitaria.

Così riprende lentamente il corso consueto della vita anche per i riti della chiesa, anche grazie ai tanti volontari che collaborano per rimettere insieme le tante anime del nostro Paese.


Nelle foto di Luciano Saia: Celebrazione delle messe a Ponte Caffaro e a Bagolino e benedizione dei fedeli.
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