Valsabbina, utile in crescita, Barbieri confermato presidente
di Redazione

L’assemblea dei soci svoltasi attraverso il Rappresentante Designato ha approvato il bilancio 2019: in crescita utile (20,3 milioni, +33,7%), raccolta (+17,61) e territori presidiati. Confermati anche i consiglieri in scadenza Gnutti e Pelizzari


Si è tenuta ieri, esclusivamente attraverso il Rappresentante Designato e quindi senza la partecipazione fisica dei soci, l’Assemblea di Banca Valsabbina. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria in corso ha reso infatti necessario, al fine di assicurare il divieto di assembramento e di prevenire ogni possibilità di contagio da virus Covid-19, ricorrere a modalità di svolgimento dell’Assemblea che consentissero di tutelare la salute dei soci, dei dipendenti, degli esponenti e dei consulenti.

Avvalendosi dell’opportunità offerta dal Decreto “Cura Italia”, la Banca ha quindi svolto i lavori assembleari a porte chiuse, con la partecipazione dei soci attraverso un rappresentante designato che ha raccolto le deleghe e le istruzioni di voto per ogni singolo punto all’ordine del giorno ai sensi dell’articolo 135-undecies del D.lgs. n.58/98 (c.d. T.U.F.).
L’Assemblea ha quindi approvato all’unanimità il bilancio di esercizio chiuso al 31/12/2019.

Ha confermato nella carica, a grandissima maggioranza, con l’astensione degli interessati, gli Amministratori in scadenza: Renato Barbieri, Enrico Gnutti e Alberto Pelizzari.

Sempre a grandissima maggioranza, ha approvato tutti gli altri punti all’ordine del giorno accogliendo le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione in merito:
- al nuovo documento sulle Politiche di Remunerazione;
- al compenso annuo da riconoscere al Consiglio di Amministrazione;
- all’autorizzazione all'acquisto e alienazione di azioni proprie, a norma di legge, mediante utilizzo del Fondo acquisto azioni proprie.
Ha infine conferito per il periodo 2020-2028 l’incarico alla Società di Revisione Mazars Italia SpA, come da indicazione del Collegio sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione convocato immediatamente dopo l’Assemblea ha poi riconfermato nella carica di presidente Renato Barbieri.

Dalla lettura del bilancio appena approvato, emerge un utile netto di 20,3 milioni di euro (+33,7%), grazie anche alla solida crescita delle masse amministrate (raccolta, risparmio gestito ed impieghi), della prosecuzione del processo di riduzione dei crediti deteriorati e delle politiche di diversificazione delle attività, come previsto dal piano strategico e attivate dalla Banca.

“Il rallentamento dell’economia è oggi un fattore di preoccupazione per tutti gli operatori economici. Il nostro Istituto potrà affrontare questa fase con la consapevolezza di chi è uscito dall’ultima crisi più solido e con quote di mercato accresciute. Siamo certi di poter svolgere il nostro compito, che non è solo quello di creare valore, ma anche di supportare lo sviluppo dei territori dove è presente, ha dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina. L’auspicio e l’impegno degli amministratori, considerato il contesto di riferimento e la capacità di adattamento dimostrate dalla Banca, è di dare stabilità ai risultati positivi di questi anni anche in futuro”.

I dati di bilancio

La raccolta diretta è stata pari a 3.830 milioni di euro, in crescita del 18,09% rispetto all’esercizio 2018. Un risultato riconducibile anche all’apertura di sportelli in aree prima non presidiate. È cresciuta anche la raccolta relativa ai conti correnti (+15,41%) e ai time deposit (+41,95%). La crescita dei depositi vincolati è da attribuire anche al Conto Twist, il conto deposito online lanciato a fine 2018, che ha consentito alla banca di raggiungere nuova clientela anche in territori dove non opera. Al 31 dicembre 2019 Conto Twist contava 1.200 clienti per 88 milioni di euro di depositi complessivi.

Segno più anche per la raccolta indiretta da clientela, a quota 2,1 miliardi (+16,75% rispetto al 31 dicembre 2018) grazie anche all’andamento positivo delle sottoscrizioni di fondi comuni (+24,97%) e della raccolta assicurativa (+12,16%). Il risparmio gestito ammonta quindi a 1.281 milioni di euro (registrando un aumento complessivo del 19,75%), un risultato legato anche al potenziamento del comparto “Private” e alla crescita del team dedicato.

Gli impieghi - finanziamenti a clientela in bonis (al netto quindi delle cessioni di deteriorati) sono pari a 2.960 milioni di euro, con una crescita del 4,09% rispetto al precedente esercizio. A tale dinamica concorrono l’effettiva espansione della Banca che ha generato nuova clientela e nuove opportunità di sostenere privati e piccole e medie imprese. Tra le peculiarità di Banca Valsabbina è sempre prioritario il sostegno dato alle famiglie per l’acquisto della casa, con 560 mutui erogati per un importo che supera i 76 milioni di euro e l’erogazione di 1.830 prestiti personali per un importo di circa 32 milioni di euro. Infine, nell’ambito dei programmi di acquisto crediti vantati dalle imprese verso la Pubblica Amministrazione, attuati principalmente mediante il veicolo “Valsabbina Investimenti”, al 31 dicembre 2019 i crediti in essere hanno raggiunto i 200 milioni, permettendo a molte PMI fornitrici di enti pubblici di ridurre sensibilmente i tempi di incasso dei propri crediti.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 346,7 milioni di euro, in aumento del 4,82% rispetto all’anno precedente. L’importo tiene conto dell’allocazione proposta del risultato di esercizio. I coefficienti patrimoniali di vigilanza (c.d. phased-in) si confermano solidi e largamente superiori alla media del sistema Bancario Italiano e a quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza. Il Common Equity Tier 1 (CET1) e Total Capital Ratio ammontano rispettivamente al 14,43% e 15,77%.

Anche il numero dei soci dell’istituto ha registrato un incremento, pari all’1,8% rispetto all’anno precedente, passando così dai 39.119 del 2018 ai 39.719 di fine 2019, confermando così Banca Valsabbina come una delle realtà più partecipate tra tutte le popolari. Il numero dei conti correnti aperti presso gli sportelli fisici della Banca è passato dagli 83.010 ai 87.65 (+5,6%), una crescita che testimonia l’efficacia della strategia adottata dalla banca, che mira ad accrescere il presidio dei principali capoluoghi di provincia del Nord Italia.

L’utile ante imposte risulta di 25,7 milioni di euro, contro i 15,9 del 2018 mentre l’utile netto è di 20,3 milioni di euro rispetto ai 15,2 dello scorso anno. Risulta in aumento l’incidenza delle imposte, con il tax rate che passa dal 5,1% al 21,5%. Il risultato d’esercizio rispecchia la capacità della Banca di ottenere apprezzabili margini economici in un contesto estremamente competitivo e caratterizzato da tassi d’interesse ai minimi storici.

Filiali

La rete della Banca è composta da 70 filiali. Nel 2019 ha proseguito nel rafforzamento della propria rete sia nel territorio dell’Emilia Romagna, con le nuove filiali di Reggio Emilia e Cesena, e ha avviato il presidio del Piemonte con l’apertura della filiale di Torino. Per il 2020 è prevista l’apertura di una seconda filiale a Milano e sono in fase di valutazione alcune opportunità in altri territori.
In ambito Fintech, prosegue la collaborazione con la partecipata Satispay, leader italiano nel mercato dei micro pagamenti tramite smartphone, mentre nel primo semestre è stata avviata la partnership con AcomeA.
È proseguita infine positivamente anche l’attività nel Corporate Finance, con la partecipazione della Banca a 5 nuove operazioni di quotazione su AIM (il segmento di Borsa dedicato alle PMI) che hanno interessato aziende dei territori presidiati dalla banca. Per rafforzare la presenza della Banca in questo settore, lo scorso ottobre è stata annunciata l’acquisizione, per il tramite di Arkios Sim, del 26% del capitale di Integrae SIM, leader tra i NomAd e Global Coordinator per numero di quotazioni sul mercato AIM Italia. L’operazione si è perfezionata il 6 maggio 2020.
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