Finanziamenti regionali per un piano «a prova di emergenza»
di Federica Ciampone

Gli ospedali bresciani, inclusi quelli afferenti all'Asst del Garda, utilizzeranno i fondi per farsi trovare adeguatamente preparati in caso di nuove crisi sanitarie. Previsto, in primis, il potenziamento delle terapie intensive e semi intensive



La Regione colpita più duramente dal Coronavirus prepara un nuovo piano a prova di eventuali future emergenze sanitarie.

È stato infatti integrato il “Piano di riordino della rete ospedaliera», richiesto dal Ministero della Salute, garantendo un fondo di 225.345.817 euro per la Lombardia, di cui circa 22 milioni di investimenti per non farsi trovare impreparati ad un'eventuale seconda ondata di Covid-19.

Al centro del piano di riorganizzazione sanitaria ci sarà il potenziamento delle terapie intensive e semi intensive; le prime, nel bresciano, vedranno un incremento di tredici postazioni a fronte delle 90 presenti in provincia, mentre le seconde saranno più che raddoppiate – da 72 a 151 posti letto - e potranno tutte, all'occorrenza, trasformarsi in intensive.

All'interno della ristrutturazione organizzativa, tecnologica ed edilizia degli ospedali bresciani figurano anche le strutture che fanno capo all'Asst del Garda: Desenzano, Manerbio e Gavardo. I pronto soccorso dei primi due presidi saranno sottoposti a lavori di riqualificazione rispettivamente per 18 e 9 mesi; a Gavardo è previsto un ampliamento per garantire percorsi e attese separati: si parla di 11 mesi di lavori grazie ad un fondo di 1.653.986 euro.

Nella foto l'ingresso del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Gavardo


200707-OspedaleGavardo.jpg