Comitato Gaia, una petizione online per fermare il progetto
di Redazione

Lanciata su Change.org all'inizio della settimana, la petizione del Comitato ambientalista di Gavardo ha già raccolto diverse centinaia di firme per bloccare il progetto del maxi depuratore del Garda sul fiume Chiese


Tra i più strenui oppositori del progetto del maxi depuratore del Garda sul fiume Chiese c'è anche il Comitato ambientalista gavardese Gaia (Gavardo Ambiente Informazione Attiva), che lo scorso lunedì ha lanciato una petizione online sulla piattaforma Change.org per raccogliere firme a sostegno della causa.

“Il lago di Garda è un bene prezioso che va tutelato – scrive il Comitato a corredo della petizione. - Molte sarebbero le cose da fare urgenti, ma chi ha il potere per farle ha deciso di investire tutto sulla realizzazione di un nuovo mega collettore fognario che porterà tutte le fogne dei comuni del lago di Garda della sponda bresciana a scavalcare le colline e a finire nel fiume Chiese.

Invece di ristrutturare il collettore esistente
e/o farne uno nuovo che costeggiando il lago finisca nel depuratore esistente di Peschiera del Garda, si comprometterà il fragile ecosistema del fiume Chiese (già indiziato numero uno per l'epidemia di legionella di alcuni anni fa) e non farà del bene nemmeno al lago di Garda; in compenso si muoveranno centinaia di milioni di euro, con danni al turismo per i lavori che dureranno decenni e all'ambiente.

Noi chiediamo che questo progetto venga fermato e che il collettamento del lago di Garda rimanga nel bacino imbrifero del lago di Garda. Chiediamo che si ponga fine alla politica degli “orticelli” che vedono il lago diviso amministrativamente tra tre Regioni e che prevalga una visione unitaria per la sua tutela”.

Al momento la petizione, indirizzata al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, si avvia a raggiungere le 500 firme.




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