Depurazione a Muscoline, quale la priorità?
di Federica Ciampone

Lo chiede il sindaco Giovanni Benedetti ad Ato e Acque Bresciane in una lettera. Come possono conciliarsi l'urgenza del superamento della procedura di infrazione con i tempi di realizzazione del nuovo depuratore del Garda?


Diversi Comuni della provincia di Brescia negli ultimi anni si sono ritrovati coinvolti nelle procedure di infrazione comunitaria della nostra Regione.

Il territorio lombardo, infatti, presentava diffuse insufficienze del sistema infrastrutturale funzionale alla raccolta e alla depurazione delle acque reflue urbane rispetto a quanto contenuto nelle disposizioni della direttiva 91/271/CEE sulla depurazione.

Questi deficit, che hanno poi dato origine alle procedure di infrazione – la prima avviata nel 2009 e la seconda nel 2014 - riguardavano l’incompletezza delle reti fognarie e di collettamento e l’assenza o l’inadeguatezza, a seconda dei casi, degli impianti di depurazione.

Tra i Comuni tuttora coinvolti nella procedura avviata nel 2014 anche quello di Muscoline, il cui sindaco Giovanni Benedetti ha inviato qualche giorno fa una lettera all'Ato di Brescia e ad Acque Bresciane per sottoporre alla loro attenzione il problema, che nello specifico riguarda ora il rapporto tra l'urgenza di risoluzione dell'infrazione e i tempi di realizzazione del paventato depuratore del Garda.

“Nelle sedi più disparate – scrive Benedetti nella lettera - ho avuto modo di apprendere quanto gli interventi necessari al superamento della procedura d’infrazione rientrino tra le assolute priorità nella programmazione degli ATO. Chiedo conferma che la soluzione al problema della carenza infrastrutturale che pone il Comune che amministro in infrazione sia stata individuata nella realizzazione del progetto di 'Collettamento e Depurazione a servizio della sponda bresciana del Lago di Garda'.

“Il progetto è ad oggi nella fase dello studio di fattibilità tecnica ed economica – prosegue - e richiederà diversi anni prima di essere operativo, se mai lo sarà. Qualora quanto ipotizzato corrisponda a realtà, non posso esimermi dal chiedere come possa essere conciliata l’urgenza posta dal superamento della procedura di infrazione comunitaria con i tempi di realizzazione del nuovo impianto di depurazione”.

Una provocazione?
“Più che altro una richiesta – ci ha detto il primo cittadino. “Al momento l'attenzione è tutta concentrata sul depuratore, ma non sarebbe il caso di risolvere prima i problemi che già abbiamo?”.
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