A Clibbio l'ultimo saluto a Flavio Bianchi
di c.f.

Saranno celebrati nel tardo pomeriggio di questo sabato 11 luglio nella frazione di Sabbio Chiese i funerali del 53enne morto nel tragico incidente stradale di martedì scorso a Gavardo



Ci sarà l’intera comunità di Clibbio,
ma non solo, per l’ultimo saluto a Flavio Bianchi, fissato per questo sabato 11 luglio alle 17 nella chiesa parrocchiale della frazione di Sabbio Chiese.

La salma è stata sottoposta ieri mattina a Brescia all'autopsia per verificare le cause del decesso, se a causa di un malore o per dell'impatto con il mezzo pesante, dove si è schiantato martedì scorso lungo la 45 bis, in territorio di Gavardo.

La piccola chiesa non sarà in grado di contenere i tanti che vorranno portare conforto alla famiglia per una perdita che è stata dell’intera comunità.

Infatti, la tragica scomparsa di Flavio
ha lasciato il segno fra gli abitanti della sua frazione, non solo fra i suoi numerosi familiari.

Flavio ha sempre vissuto a Clibbio: lì lo conoscevano tutti. L’altro giorno stava andando a lavorare alla Feralpi: avrebbe dovuto montare all’acciaieria lonatese per il secondo turno, quello dalle 14 alle 22. E invece a Lonato non è mai arrivato.

Aveva compiuto 53 anni a gennaio. Sposato con Barbara, bidella all’Itis di Vobarno, aveva due figli poco più che ventenni, Alberto e Carlo. Il primogenito Alberto, classe 1996, peraltro è un noto giovane ristoratore della Valsabbia: da qualche anno ha aperto a Pregastine di Preseglie l’apprezzato ristorante «Da Silvana» e appena un paio di mesi fa ha partecipato alla trasmissione tv «Cuochi d’Italia». Una giovane promessa della gastronomia valsabbina, di cui il padre andava molto fiero. Capitava spesso, racconta chi lo conosce, che il 53enne e la moglie lo aiutassero in trattoria e, proprio per questo, ultimamente li si vedeva un po’ meno.

Ma il ricordo resta indelebile soprattutto nell’ambiente dell’oratorio di Clibbio, che la famiglia frequentava molto: Bianchi era tra le anime delle feste che vi si organizzavano e dava la propria disponibilità cucinando lo spiedo per tutti.
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