Tavolo tecnico rinviato a settembre
di Cesare Fumana

È giunta proprio stamattina la lettera del ministero dell’Ambiente che accoglie la richiesta dei sindaci del Chiese di rimandare la riunione conclusiva del tavolo tecnico per il progetto depurazione del Garda


C’è voluta una lettera perentoria dei sindaci del Chiese Davide Comaglio (Gavardo), Giovanni Benedetti (Muscoline), Damiano Giustacchini (Prevalle) e Marco Togni (Montichiari) per ottenere un rinvio del tavolo tecnico previsto per oggi.

Proprio ieri, giovedì 30 marzo, dopo che c’era stato un rinvio a questa mattina, 31 luglio, il sindaco di Montichiari ha chiamato più volte la dirigente del ministero che si occupa della questione senza riuscire a contattarla.

Per questo, sentiti gli altri sindaci ha scritto una lettera, ribandendo la richiesta del rinvio del tavolo tecnico a dopo il 15 di agosto, visto i tempi stretti con i quali sono giunte le controosservazioni relativi gli studi tecnici inviati dai sindaci e dalle associazioni ambientaliste.

«Dopo aver avuto un confronto con i colleghi sindaci, ci teniamo a precisare che:
- in data 25 giugno abbiamo fatto pervenire le nostre osservazioni al Tavolo Tecnico così come richiesto;
- in data 2 luglio il Ministero ha richiesto agli enti interessati di inviare le controdeduzioni alle nostre osservazioni entro il giorno 13 luglio;
- in data 23 luglio (10 giorno dopo) riceviamo la vostra comunicazione di riunione del tavolo tecnico per 29 luglio;
- in data 28 luglio riceviamo comunicazione del rinvio del Tavolo Tecnico al 31 luglio e contestualmente riceviamo le osservazioni formulate da gli altri enti (Garda Ambiente, Acque Bresciane, ATO Brescia, ATO Verona, Regione Lombardia)».

«Non capiamo – proseguono i sindaci – come possa il Ministero ritenere congrui solo 3 (tre) giorni affinché possiamo prendere visione, studiare, approfondire le controsservazioni prodotte dagli altri enti.
Lo riteniamo un tempo assolutamente insufficiente e ci chiediamo per quale motivo, pur avendole ricevute già in data 13 luglio, il Ministero abbia aspettato fino al giorno 28 luglio ad inviarcele.
Si sta parlando di un’opera del valore di 220 milioni di euro e di un impatto devastante su una comunità vastissima che per decenni avrà ripercussioni sul territorio.
Ci spiace quindi constatare la mancata sensibilità da parte del Ministero, che ci dispiacerebbe constatare essere segno evidente di una scelta politica già determinata al di là dell’apertura di facciata data con il Tavolo Tecnico».

«Oltremodo – concludono i 4 primi cittadini, come ribadito, siamo a fine luglio, noto periodo di ferie, che solitamente le persone programmano per tempo e potrebbero trovarsi anche in zone dove la connessione internet non è presente.
Risentiti i tecnici da noi incaricati ribadiamo quindi la loro impossibilità a presenziare al Tavolo Tecnico e certi della sensibilità del sig. Ministro che ci legge per conoscenza, siamo nuovamente a richiede pertanto gentilmente di rinviare la riunione dopo il 15 agosto, in data che vorrete stabilire».

Alla fine, giusto questa mattina, è giunta dal ministero la lettera di rinvio: «Con riferimento alla riunione conclusiva del tavolo tecnico prevista per il giorno 31 luglio, si rappresenta che, stante la comunicata impossibilità a partecipare dei tecnici incaricati dai Comuni, la stessa è rinviata al giorno 2 settembre p.v. alle ore 10.00 in modalità videoconferenza».
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