Quelli dell'Illustre Teatro
di John Comini

Adesso che ho finalmente ripreso a girare con gli spettacoli della Signora Maria, l’acclamata Paola Rizzi, vorrei raccontarvi dell’Illustre Teatro di Vestone


Sabato scorso ci siamo ritrovati (a distanza di sicurezza, eh!) grazie alla generosa ospitalità di Emanuele Perani e di Lucia Pappalardo, entrambi figli di brave maestre. Ognuno ha portato qualcosa da manducare, ed è avanzato tanto di quel cibo che sarei rimasto tutta la notte a spizzicarlo.

In aprile avremmo dovuto rappresentare “L’avaro” nello splendido Auditorium, ma è stato rinviato a data da destinarsi. L’Illustre Teatro è nato 20 anni fa, quando ero stato chiamato dal Centro EDA e dall’Informagiovani del Comune di Vestone per proporre un corso di teatro. Presentandomi, dissi che, nonostante i numerosi spettacoli scritti e recitati, non avevo nulla da insegnare, ma volevo far vivere a tutti i partecipanti (senza selezione di bravura o altro) l’emozionante esperienza di uno spettacolo.

Così è nato “Il borghese gentiluomo”, sul canovaccio di un cavallo di battaglia del Teatro Poetico Gavardo. Ero abituato a rielaborare i testi classici in base agli attori, inserendo battute mie o nate durante l’improvvisazione delle prove. Ma nell’Illustre Teatro c’erano molti attori (soprattutto donne… e che donne!) ed allora mi sono divertito a creare nuovi personaggi. Le prove sembravano un vero “rebelòt”, un’anarchia totale: gente che non ricordava la parte, gente che aveva impegni improvvisi, gente che arrivava in ritardo. Pensavo: non ce la faremo mai!

La sera della “prima”
(che temevo sarebbe stata anche l’ultima) l’auditorium era strabocchevole, tutto è filato liscio (magia del teatro!) e gli applausi ci hanno “costretto” a fare una replica. Così sono nate nuove amicizie, e sull’onda dell’entusiasmo ho continuato negli anni successivi a salire verso Vestone, proponendo sia opere comiche sia sperimentali, come le spassose prove di una recita su Ulisse.

Alcune attrici hanno partecipato anche ad una rappresentazione scritta appositamente in occasione delle Feste Decennali della Madonna della Rocca, con la partecipazione di Andrea Giustacchini, Paola Rizzi, la mia bella e brava alunna Laura Nicolini ed il Coro La Faita diretto dal mitico Mº Valerio Bertolotti.

Le stesse attrici, insieme a Manuela Bonacina, hanno contribuito al successo de “La cassapanca della Adele”, tratto dai bei racconti di Antonio Abastanotti. Come in tutte le compagnie amatoriali, c’è stato un continuo via vai di attori e uno zoccolo duro di interpreti. Avremmo potuto fare molte repliche (come per la richiestissima “Cenerentola show”) ma gli impegni dell’affollato cast le hanno limitate.

Vorrei ora elencare in ordine sparso gli illustri teatranti, e chiedo venia se ne dimentico qualcuno (proverete anche voi a diventare vecchi!). 

Guido Assoni: dalla voce possente, serio ed altruista, interprete eccellente nelle vesti di un parroco genuino ed a tratti commovente, scrive interessanti articoli di carattere storico su Vallesabbianews. Roberto Rizza: la simpatia in persona, sa alleggerire ogni tensione con i suoi modi eleganti e cordiali (mia moglie è una sua fan…). Antonella Pialorsi: la comicissima “Teresa dé Vistù”, brava in dialetto e nell’imitazione di Patty Pravo, è “malincomica”, ama Mia Martini e scrive poesie. Suo figlio, Francesco Ferremi, ha suonato il pianoforte in alcuni spettacoli.
Stefania Zanetti: dolce e riservata, si scatena quando recita accanto ad Anto che le dice “Margherita stà sé drita!”, con lei ha recitato il biondo figlio Simone.

Enrica Bertini: con Antonella, una delle mie attrici più fedeli, sa interpretare vari ruoli (ha recitato anche nel Teatro Poetico), ci ha fatto conoscere Viola, la sua bambina, bella e scatenata (quasi come la mamma). Anche il fratello di Enrica, Andrea, ha recitato agli inizi della compagnia. Lucia Pappalardo: sempre ammirata dalla mia attuale moglie, ha il dono della recitazione, in pochi istanti sa entrare nel personaggio che interpreta con arte e spigliatezza (io la chiamo affettuosamente “terùna”).

Maurizio Bettinzoli: perfetto interprete dei ruoli alla Woody Allen, è diventato nonno da poco. Manuela Bonacina: Manu per gli amici, è una persona sensibile e responsabile (spesso stava anche dietro le quinte a suggerire), è dotata di senso dell’umorismo e dell’autoironia, scrive poetiche fiabe (che nostalgia per i suoi spiedi!). Paola Bettini: non è mai puntuale perché… arriva sempre in anticipo, impara la parte in breve tempo, arriva con la sua Panda 4x4 piena di vitalità e simpatia.

Ivan Soardi: dalla voce profonda, è una persona intelligente, spiritosa e curiosa. Silva Pollini: recita con una vocina acuta, durante le prove quando manca qualcuno ama sostituirlo, è mamma del simpatico Fedro Soardi.

Marta Modica: quando recita il pubblico ride a crepapelle per le sue caratterizzazioni comiche e la sua capacità di improvvisazione. Gianluigi Bonassi: una persona molto disponibile, è volontario dell’ambulanza, mi ha confidato che all’inizio aveva il terrore di salire sul palco, poi si è buttato, interpretando Ulisse in abiti provocanti.

Luisa Togni: simpatica e con una risata contagiosa, è in pensione da poco.
Giacomini Roberto: carabiniere di professione, ha calcato la scena per la prima volta in “Cenerentola” interpretando il Principe Azzurro, e subito si è trovato a suo agio…

Marianna Folli: un’attrice a 360 gradi, passa dal tragico al comico ed è molto autoironica, ha poi studiato all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, ha lavorato col comico televisivo Maurizio Crozza e con Paolo Rossi.

Alessandra e Roberta Mora: due sorelle piene di vita e dalla simpatia travolgente. Luciana Guerra: bravissima nella parte di una madre ne “La ballata del disertore”, ora che è impegnata viene sempre a salutarci dopo gli spettacoli. Ieva Drungilaité: una ragazza meravigliosa, tornata poi in Lituania, mi aveva scritto mail dal contenuto davvero profondo.

Luca Lombardi e Sara Ragnoli: due grandi amici, genitori della bella Cloe, mi aiutano per tutto quello che occorre. Ma ci sono altri interpreti di questa compagnia di mattacchioni: Ilaria Gabrieli, Michele Conti, Valeria Paterlini, Cristina Stefani, Lalla Filisina, Elisabetta Carè, Carla Vedovelli, Maria Melzani, Diego Gasparini, Beatrice Ebenestelli, Donata Ghidinelli, Luciana De Carlo, Grazioli Federica, Gnecchi Francesca, Dolcetti Veronica, Dolcetti Irene, Antonella Cabitza, Federica Grazioli, Vedovelli Bruna, José Nemesio, Zhao Yue, Mirko Corda, Barbara Marino, Thomas Ghidetti, Eleonora Bacchetti, Elise Pasquier, Silvia Prandini, Kendy Zambelli, Diana Napoli, Francesca Gitti, Davide Lana, Augusto Locci…

Tutte belle persone, tutte allegre e tutte un po’ matte. Del resto, chi è il loro regista?

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo,
maestro John

Nelle foto:
- L’Illustre Teatro (manca sempre qualcuno, come alle prove… )
- Guido, Enrica, Roberto e Gianluigi provano “L’Avaro” all’Auditorium (gentilmente concesso)
- Il cast de “L’Avaro”, in programma… chissà quando
- Marianna ed Enrica ne “La cassapanca della Adele” (foto dell’amico Antenore Taraborelli)


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