Valsir, controllo totale
di red.

Non solo in Valsir, ma anche per Oli, Marvon e Alba, è stata messa in pratica una massiccia operazione di controllo e prevenzione del rischio Covid


L’emergenza sanitaria legata al COVID-19, che ha investito in pieno il territorio delle nostre aziende, ha generato – causa anche la grande confusione mediatica – un notevole contraccolpo psicologico: incertezza e apprensione hanno condizionato, per forza di cose, l’intera collettività per settimane.

Sebbene Valsir abbia risposto prontamente a tutte le direttive volte a contenere e contrastare la diffusione del virus – garantendo un ambiente di lavoro protetto e tutelando sotto ogni punto di vista la salute di tutti i collaboratori – anche dopo la conclusione della fase più drammatica dell’epidemia è risultato evidente che la paura del contagio non si sarebbe dissolta spontaneamente, non senza qualche certezza in più.

Per questo motivo l’azienda ha deciso - estendendo l’invito anche ad Oli, Marvon e Alba che fanno parte del gruppo - di offrire la possibilità di eseguire il test sierologico direttamente sul luogo di lavoro, per fare definitivamente chiarezza sulle condizioni di salute in tutti i propri stabilimenti e per sciogliere ogni dubbio sui potenziali rischi legati sia alla permanenza in azienda, sia all’esposizione indiretta dei familiari dei collaboratori.

Ogranizzare uno screening di questa portata è stata cosa piuttosto compessa: una volta definite sia le modalità che il tipo di esame da eseguire, e individuata la percentuale di adesioni necessarie per dare validità statistica dell’iniziativa - che è stata battezzata “Togliti il pensiero!” - tutti i gruppi di lavoro sono stati preparati per coordinare le attività e per la raccolta delle partecipazioni, ed è stata messa in atto una capillare campagna informativa (con la realizzazione di opuscoli, poster, volantini, ecc.) per mettere al corrente l’intero organico aziendale e fornire tutte le indicazioni sul significato diagnostico del test e sull’iter da seguire. 

Contemporaneamente, con la collaborazione del medico competente
è stato sviluppato un protocollo di coordinamento con un laboratorio di analisi accreditato dalla Regione Lombardia (e riferimento anche per ATS per quanto riguarda l’esecuzione sul territorio dei medesimi test), che ha garantito la sufficiente disponibilità di kit per eseguire gli esami sierologici tramite prelievo di sangue (metodologia considerata oggi la più attendibile) ed i tamponi di controllo a quasi 700 persone, con un rapidissimo tempo di risposta.

L’estrema professionalità del personale sanitario
– che ha lavorato con grande flessibilità e disponibilità – ha assicurato la pronta comunicazione (via e-mail ed entro 36 ore) degli esiti del test, riducendo al minimo i tempi di attesa tra l’esecuzione del prelievo e l’esito del tampone (in caso di positività al sierologico, quest’ultimo è stato eseguito entro le 24 ore successive).

Va detto che Valsir ha condiviso l’opportunità di effettuare l’esame sierologico anche col personale delle ditte esterne - ad esempio gli operatori del servizio mensa e tutti gli addetti alle manutenzioni elettriche e meccaniche - presente in maniera continuativa negli stabilimenti.

Il progetto ha riscontrato, come previsto, un’eccellente adesione volontaria, con partecipazioni vicine alla totalità dei collaboratori e coi risultati riportati nella seguente tabella:



Valsir esprime grande soddisfazione per il successo e il buon esito dell’iniziativa; naturalmente l’attenzione e la serietà con cui è stata fronteggiata finora l’emergenza rimangono tali: è proprio grazie al lavoro di squadra e al rispetto delle indicazioni che è stato possibile condividere con tutti i collaboratori un ambiente di lavoro sicuro!

Un risultato di adesioni,
rispetto a quello riuscontrato in altre proposte "pubbliche", certamente dovuto al fatto che erano già stati predisposti fin da subito i tamponi da somministrare in caso di risultato positivo al test sierologico e nessuno avrebbe dovuto attendere in quarantena la chiamata di Ats.

Non inganni la percentuale di positivi nel sito produttivo Alba: si tratta in realtà di un unico soggetto.
Le misure già normalmente adottate per il contenimento del Coronavirus ed una pronta profilassi hanno evitato ulteriori problemi.

.fonte: comunicato stampa




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