Ciao dottore
di red.

Felice Mangeri, lo straordinario diabetologo che ha curato centinaia di pazienti con percorsi innovativi, non c’è più. Aveva 60 anni


Verranno celebrati questo martedì alle 16 in duomo a Salò, partendo dalla domus funeraria Rodella, le esequie del dottor Felice Mangeri.
Aveva 60 anni, se l’è portato via in pochi mesi un male incurabile.

Fra la Valle Sabbia ed il Garda soprattutto, ma anche nel mondo accademico nazionale ed internazionale, il dottor Felice Mangeri era conosciuto per i percorsi innovativi sui quali conduceva i pazienti diabetici, fra corsi di cucina coinvolgendo i maestri dell’alimentazione ai balli in discoteca.

In queste ore si moltiplicano sui social i messaggi di cordoglio alla famiglia.


«Un dottore speciale, come nessun altro con le sue competenze, ma soprattutto un uomo eccezionale che ha saputo toccare e trasformare in meglio le vite (e la qualità di vita) di molti di noi, i suoi pazienti, i suoi amici, e i suoi colleghi.
Ci mancherai, Felice, ma sarai sempre vivo e presente nelle nostre camminate, le nostre gite e i nostri corsi di ballo che continueranno!
Tutto ciò che hai iniziato non finirà qui! Continuerà con tutti noi finché un giorno ti raggiungeremo nel luogo in cui, come sempre, ci hai preceduto! A presto!» ha scritto Renato Amato.

«Cara Letizia – ha scritto una conoscente alla moglie -. La perdita di Felice ci lascia un grande vuoto ma il suo ricordo vivrà sempre nel nostro cuore.
La sua passione per la vita, per il bello, il suo impegno per aiutarci a vivere una vita salutare  e a non arrenderci davanti alle difficoltà,  la sua amicizia... sono tante le cose che ci ha dato per cui siamo veramente grati.
Ci mancherà, ma crediamo che lui ha adempito egregiamente lo scopo per cui era su questa terra influenzando e aiutando tanta gente.
Lui continua a vivere, vive in tutti noi e vive al cospetto del Padre ora veramente Felice.
Non possiamo che dire grazie di cuore  e grazie anche a te Letizia che lo hai sostenuto con tanti sacrifici, grazie ai ragazzi che anche loro si sono sacrificati per questa sua missione.
Vi siamo vicini e  preghiamo che il Signore possa confortarvi e sostenervi con la sua Grazia in questo momento difficile».

E il dott. Cesare Valsecchi, da Crema: «È morto in amico, un collega, un grande medico, diabetologo eccelso, appassionato come pochi alla materia, conoscitore del mondo, delle lingue, dell’arte, del ballo... Se ne va una parte di me, venne anche a Soncino per un incontro scientifico, meritando l’attenzione degli astanti per la chiarezza e facilità di linguaggio.
Rimasto orfano di padre, si buttò nello studio, passò le estati come cameriere a Londra, affinando il linguaggio.
Muore, buona parte della mia famiglia che era legata stretta a Felice.
L’arte lo stimolava al massimo.
La musica sia cantata che sentita che ballata era dentro lui.
Il paziente, lo adorava.
Io lo chiavano il pifferaio magico perché era capace di smuovere fiumane di gente, lui in testa, e loro tutti in silenzio ad ascoltare.
Ogni anno coagulava i diabetici della zona, in un ristorante di Salò, era un Dio, la gente pendeva dalle sue labbra. Io mi trovavo a parlare col Presidente della Feralpi o dell’Associazione Diabetici.
Muore una persona singolare, basta guardare Google: Mangeri Felice, per rendervi conto del mostro di sapienza, umanità, conoscenza che era il collega.
Va a trovare il padre, lui sempre giocoso, manteneva un atteggiamentoserio, il 15 agosto di ogni anno (giornata della morte del genitore).
Va a trovare Italo Nosari, nostro collega amico, divorato dal Covid.
Ricordate: se ne va il più bravo, mai nessuno così al mondo.
Felice, preghiamo per te, ma nulla sarà più come prima.
Addio».


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