Il Battaglione Vestone sul fronte gardesano
Torna prepotentemente all'attenzione il tema della Grande guerra sull'alto Garda. Il merito va all'Asar (Associazione storico archeologica della Riviera) che sta diffondendo un fascicolo monografico di 32 pagine su questo argomento.

Torna prepotentemente all'attenzione il tema della Grande guerra sull'alto Garda. Il merito va all'Asar (Associazione storico archeologica della Riviera) che sta diffondendo un fascicolo monografico di 32 pagine su questo argomento.

Il presidente del sodalizio, il ricercatore limonese Domenico Fava, ha illustrato il progetto che si propone di approfondire la ricerca e la divulgazione dei fatti succedutisi durante il conflitto sul territorio dell'alto Garda bresciano.

Molte le iniziative in cantiere, tra le quali una lunga serie di escursioni nelle località gardesane dove sono state costruite trincee e fortificazioni e, soprattutto, la pubblicazione dei diari di guerra del battaglione Alpini Vestone che combatté sul fronte altogardesano e della Valle di Ledro dal 1915 al 1916.

Nella pubblicazione dell'Asar compare una ricca bibliografia, una serie di itinerari sui luoghi maggiormente interessati dalla presenza delle truppe italiane. Fava sostiene che «l'Asar intende fare conoscere le vicende e i luoghi e proporli ad un pubblico più largo perché si mantenga la memoria e perché la zona compresa tra Passo Rocchetta, Passo Nota, il Tremalzo e il Tombea, segnata da strade, mulattiere, sentieri, postazioni, trinceramenti, ruderi di baracche, abbia la considerazione che merita anche a livello regionale».

L'intento dell'Asar è quello di sostenere l'allestimento di un ecomuseo della Grande Guerra sull'alto Garda che, sul modello di quanto realizzato in altre zone alpine, possa avere una valenza storica, culturale e turistica.

Tra gli argomenti affrontati nella pubblicazione emerge l'importante via di collegamento di Passo Nota, tra il lago di Garda e la Valle di Ledro, i preparativi in vista del primo inverno di guerra, il memoriale di Cesare Maria de Vecchi che in seguito diverrà senatore e sottosegretario fascista. Seguono alcune lettere di guerra che descrivono con toni accorati la situazione dell'epoca.

Bruno Festa
da Bresciaoggi
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