Inseguimento a piedi per le vie del paese
di Ubaldo Vallini

Doveva essere un normale controllo ad un extracomunitario fermo sotto la pensilina in attesa dell’arrivo del bus. Invece si č trasformato in una corsa ad ostacoli per le vie del paese: immigrato davanti, maresciallo dietro.

Doveva essere un normale controllo ad un extracomunitario fermo sotto la pensilina in attesa dell’arrivo del bus. Invece si è trasformato in una corsa ad ostacoli per le vie del paese: immigrato davanti, maresciallo dietro, sotto lo sguardo più preoccupato che divertito di un bel po’ di gente.

L’episodio è avvenuto giovedì sera ad Agnosine. Erano da poco passate le 18 quando il maresciallo Rosina che comanda la stazione di Sabbio Chiese ha deciso di dare un’occhiata ai documenti di un giovane a lui sconosciuto, piazzato sul marciapiedi davanti all’ufficio postale del centro valsabbino. Un guizzo nello sguardo del ragazzo lo aveva insospettito.
Quando l’auto si è fermata e la portiera si è aperta, però, quell’altro ha preso a scappare. Su di corsa verso via Disciplina.

Tempo di risalire in auto e di sgommargli dietro. Cento metri dopo però il fuggiasco inverte la marcia, torna sui suoi passi ed infila via Marconi. Scende il “nostro” e prende a correre anche lui a piedi, non gli va di farsi fregare a quel modo.
Lo raggiunge quasi, sotto al municipio. L’altro però, svelto come un’anguilla, gli sguscia di mano e torna un’altra volta al punto di partenza, poi prende per via Roma e corre fino alla piazza sulla quale si affaccia la farmacia, si infila in un buco nella rete, sale sui tetti in eternit della dismessa maniglieria Rivadossi.

Qui il militare si ferma. I quattrocento metri nelle scarpe lucide sono un conto, il fiatone dei 44 anni anche.
Arrischiarsi a cadere da quel tetto fatiscente? Non ci pensa nemmeno il maresciallo e lo “sprezzo del pericolo” si conclude lì.

Tanto più che dall’altra parte l’auto è parcheggiata e arriva il sottoposto. Il fuggitivo è dunque circondato, pochi minuti e si arrende, la gente applaude per l’inatteso show.
Sono le impronte digitali a parlare per lui: marocchino, 23 anni, clandestino giĂ  arrestato e colpito da provvedimento di espulsione.
Evidentemente troppo legato alla terra valsabbina per andarsene. Vestone l’ultimo domicilio conosciuto. Sarà la Questura a rioccuparsene.
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