Non passa giorno senza un problema
di val.

Un altro camion ieri pomeriggio si č coricato nel campo di granturco che sta fra la Provinciale IV e il fiume Chiese, fra Sabbio e Vobarno. Lunghe code per un paio d'ore, quando c'č stato da recuperarlo. A quando la tangenziale?

Strada stretta e banchina cedevole. Il problema è sempre quello. Così un altro camion ieri pomeriggio si è coricato nel campo di granturco che sta fra la Provinciale IV e il fiume Chiese, fra Sabbio e Vobarno. Un volo di pochi metri lungo una ripida scarpata, dopo il quale l’autista è uscito illeso, per fortuna.
Erano all’incirca le 16 ed il grosso Volvo “tre assi” di una ditta di Calvisano, dopo avere scaricato materiali edili a Odolo, stava scendendo la Valle Sabbia: “Ho sterzato poco poco per evitare di centrare lo specchietto di un collega – ha raccontato l’autista -, una ruota è uscita appena dall’asfalto e non sono più riucito a rientrare”.

Sul posto, per gestire il traffico intenso che si è formato quasi subito, una pattuglia della polizia Provinciale del distaccamento salodiano.
Pochi problemi nel gestire un senso unico alternato, ma solo fino alle 17.
Per le due ore successive infatti, mentre due autogru giunte da Salò hanno lavorato per il complesso recupero del camion, a strada completamente bloccata da una parte e dall’altra si sono formate lunghe code.

Unica alternativa praticabile il passaggio nella frazione sabbiense di Pavone: una via troppo stretta però, che si è dunque subito intasata. Peggio ancora è andata per quanti hanno provato ad avventurarsi sulla strada sterrata che unisce Clibbio e Sabbio Chiese, dall’altra parte del fiume: in questo caso, oltre a rimanere bloccati perché in due non ci si passa, c’è stato chi ci ha messo più tempo che ad attendere paziente il proprio turno sulla strada asfaltata.
La Valle Sabbia è così rimasta irrimediabilmente tagliata in due e proprio al momento del rientro degli operai dalle fabbriche.

Del resto sono sempre più frequenti, per un motivo o per quell’altro, i blocchi della circolazione fra Vobarno e Sabbio Chiese: due, anche tre volte la settimana è la media di questo ultimi mesi. Gli amministratori valsabbini e provinciali hanno promesso che entro la fine dell’anno prossimo si potrà viaggiare sulla nuova tangenziale e questo genere di problemi diventeranno un ricordo.
Tutti sperano, anche se i timori di quanti pensano ci vorrà più tempo sono fondati: i cantieri, infatti, avrebbero dovuto riaprire ai primi di settembre, poi a causa della “burograzia” erano slittati a ottobre. Siamo già a metà novembre e di ruspe all’opera ancora non ce ne sono.
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