L'ultimo addio alle vittime della strada
di val.

Inizierà alle 14 e 30 di oggi l’ultimo viaggio, per i quattro ragazzi delle Valli Giudicarie morti venerdì sera a Vobarno fra le lamiere dell’auto che li stava portando a casa.

Inizierà alle 14 e 30 di oggi l’ultimo viaggio, per i quattro ragazzi delle Valli Giudicarie morti venerdì sera a Vobarno fra le lamiere dell’auto che li stava portando a casa.
Tutti quanti alla stessa ora, anche se in località diverse.

Quella di Condino è la comunità più colpita e le toccherà di accompagnare due dei suoi figli. Uno è Giorgio Filosi, 25 anni, dipendente della locale cartiera che un paio di anni fa a causa di un tumore aveva perso il padre, a lungo in cura a causa dei postumi di un incidente stradale.
L’altro è Daniel Primerano che di anni ne aveva 24, faceva il magazziniere nel centro commerciale di Cimego e sognava di aprire una palestra.

Lodrone piangerà il 19enne Giacomo Abdel Ghaffar che si dava da fare come idraulico con lo zio Firmino. Giacomo era legato sentimentalmente a Sara Tisi, studentessa, la maggiore dei tre figli di Bruno e Fortunata, le darà l’addio tutta Bocenago.
Ieri le autopsie sui corpi, che difficilmente offriranno ulteriori spiegazioni in merito a quanto è accaduto l’altra sera: una tragica fatalità, solo aiutata da una breve distrazione di chi era al volante di quella Peugeot.
Sembra appurato, infatti, che l’auto che trasportava i quattro ragazzi lungo la Provinciale IV all’altezza dello stabilimento della Valsir, stesse procedendo in direzione nord a velocità regolare.

Decisiva in tal senso sarebbe la testimonianza di chi la seguiva a breve distanza e che avrebbe visto l’utilitaria lambire per un attimo il bordo strada sulla destra, prima della manovra di richiamo che l’ha portata a sbandare dalla parte opposta e finire contro l’ambulanza che scendeva da Vestone.

Giorgio, Daniel, Giacomo e Sara, erano stati a Rezzato a giocare a bowling.
Nulla fa presumere che avessero bevuto alcolici. In quel momento non pioveva ed in quel punto non erano presenti buche sull’asfalto.
Difficile, insomma, dare la colpa ad altro che non sia la pura fatalità.

Saranno in molti anche dalla Valle Sabbia, oggi, a raggiungere le Giudicarie. Specie Condino: papà Franco Primerano, infatti, prima di trasferirsi in Trentino e anche dopo ha lavorato a lungo all’Aignep di Bione, facendosi molti amici che ora non hanno intenzione di lasciarlo solo.
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