Dopo Cecco Beppe arriva la Valsabbia
di Ubaldo Vallini

Comincerŕ il Comune di Roč Volciano, se tutto andrŕ bene il sistema potrŕ poi essere sperimentato in tutta la Valle Sabbia e nel resto della Lombardia. E' il profondo rinnovamento del Catasto, paragonabile a quello introdotto 200 anni fa.

Comincerà il Comune di Roè Volciano, se tutto andrà bene il sistema potrà poi essere sperimentato in tutta la Valle Sabbia.
Ad attendere l’esito di questa sorta di esame, l’intera Regione Lombardia che a sua volta ha l’intenzione di fare da capofila al resto del territorio nazionale. Una cosa nuova dunque e di vasta portata.
“Ebbene sì, cominceremo in Valle Sabbia con una rivoluzione del Catasto che non esitiamo a definire storica, pari a quella messa in campo dalla dominazione austro-ungarica”.

Un nuovo Catasto
Un’affermazione da pubblicitario, verrebbe da dire, anche un tantino esagerata... se non l’avesse fatta Giuseppe Guadagnoli che è il direttore regionale dell’Agenzia del Territorio.
Per di più in un’occasione solenne e mica il solito convegno, ma la firma di un protocollo d’intesa. Altro che “polo catastale”.
Con quello si tratta di gestire un catasto “più vicino alla gente”, con questa sperimentazione si tratta invece di cambiarlo.

Da una parte la Comunità montana di Valle Sabbia, dall’altra l’Agenzia.
La questione, alla quale viene finalmente data risposta, è di quelle toste e si trascina da parecchio tempo. Da una parte ci sono le misurazioni dei tecnici che con le più moderne tecnologie sono sempre più precise.
Dall’altra le mappe catastali che “fotografano” una realtà che non solo è “antica” dal punto di vista dei contenuti, ma spesso è errata.
E sarebbe niente questo, se le mappe del Catasto non fossero le uniche ad avere valore giuridico.
Ne consegue tutta una serie di implicazioni legali e di contenziosi che si sviluppano in caso di acquisto di terreni o negli espropri, quando si tratta di tracciare confini e via dicendo.
E il divario è sempre più accentuato: il Catasto si rifà a documenti napolonici aggiornati al massimo agli anni Trenta del secolo scorso, i database dei Comuni ormai sono il frutto di rilievi fotografici e cartografici satellitari di precisione infinitesimale.

La scommessa
Qui sta la scommessa: formulare una nuova cartografia catastale “piano-altimetrica alla scala 1:2000”, di valore legale quindi, utilizzando le informazioni presenti nel “database” topografico dei Comuni, sviluppato dalla società di Servizi Secoval.
Significa la possibilitĂ  di eliminare una volta per tutte i contenziosi su terreni e beni catastali, ma vuol dire anche gestione semplificata delle risorse da parte dei cittadini, delle amministrazioni, dei professionisti e delle imprese.
Non per ultime arrivano anche l’equità fiscale e le procedure di aggiornamento in tempo reale. Nessuno nasconde che ci potranno essere problemi nell’individuare valide procedure per aggiornare documenti obsoleti, ma a tutti gli effetti legali.

La forza della valsabbia

“Ancora una volta la Valle Sabbia si ritrova a fare da apripista nella gestione dei servizi pubblici” ha affermato il presidente Ermano Pasini.
Attorno ad un tavolo nella Casa della Valle, si sono riuniti fra gli altri i rappresentanti di Secoval, compresi i consulenti Carlo Cannafoglia e Luciano Conti, c’erano Giuseppe Guadagnoli, Francesco Corso, Giuseppe Marras e Angelo Iero a rappresentare la grande famiglia lombarda dell’Agenzia del Territorio.
L’assessore di Roè Volciano Emanuele Ronchi si è dichiarato “fiducioso che questa innovazione partita indietro nel tempo possa dare i frutti sperati, cioè chiarezza nella gestione del catasto”.
Una nota per così dire, culturale, è stata quella respressa da Dante Freddi, presidente Secoval: “Da valsabbini ci siamo sempre dovuti adattare per risolvere il disagio dell’abitare con piccoli Comuni aree particolarmente vaste – ha detto -. Forse è proprio questa difficoltà che ci spinge ad esplorare nuove strade e, anche questa volta, ad arrivare per primi a proporre l’innovazione”.
0216CMCatast002.jpg