L'acciaio diventa arte
di red.

Una mostra eccezionale di arte contemporanea č in corso fino ad agosto alla Triennale di Milano. Č Stellife, che mette in mostra opere d'arte in acciaio.

La Triennale di Milano e Marcegaglia presentano Steellife, la prima mostra internazionale d’arte contemporanea dedicata ad un protagonista, l’acciaio, e ai suoi magistrali interpreti gli artisti, curata dal critico d’arte Elisabetta Pozzetti.

L’eccezionalità della mostra coincide con la ricorrenza del cinquantesimo anno di fondazione di Marcegaglia, gruppo industriale e finanziario italiano, leader in Europa e nel mondo nella trasformazione dell’acciaio. Con questo speciale evento, Marcegaglia che ha fatto della passione per l’acciaio e dell’abilità nel lavorarlo la propria cifra distintiva, slega la materia da qualsiasi funzionalità pratica e sostiene un progetto espositivo di grande valenza culturale ed estetica che rientra nelle peculiarità della sua cultura d’impresa che mescola, armonicamente, evoluzione tecnologica e rispetto delle risorse umane.

Steellife sorprende per le opere esposte, riflesso di culture e latitudini geografi che differenti, per le installazioni “ambientali”, capaci di includere fisicamente il visitatore e per il potenziale immaginifico che da esse si sprigiona. Il titolo della mostra traduce la sapienza e la sensibilità con le quali gli artisti coinvolti hanno manipolato l’acciaio, innervandolo, appunto, di nuova vita. Selezionati dalla curatrice, provengono da tre continenti diversi, interpretando con originalità e spregiudicatezza le molteplici valenze estetiche di un materiale di diffi cile manipolazione ma di grandi potenzialità espressive. Gli artisti utilizzano linguaggi e poetiche espressione di culture assai diverse, l’unica costante è quella anagrafica: collocano la propria data di nascita tra il 1960 e il 1980. Li si può dunque definire “giovani” come giovane e innovativo è il loro approccio al materiale che utilizzano.

Il percorso della mostra si arricchisce dei reportage fatti agli artisti nel corso dell’elaborazione, della realizzazione e dell’installazione delle opere, dal fotografo Alberto Givanni (Ferrara, 1970) sapiente narratore di storie e poliedrico interprete dell’animo umano.