Viaggio nel passato

Era il 6 dicembre 1953 quando l'allora sindaco di Vestone Guido Bollani leggeva di fronte agli altri sindaci valsabbini l'ordine del giorno, che comprendeva la realizzazione di una strada che collegasse la Valle Sabbia occidentale alla Valtrompia.
Un'idea visionaria, che oggi si guasterebbe ancor prima di raggiungere il tavolo provinciale per i problemi economici del sistema, la burocrazia elefantiaca e, forse, la crisi di spirito di quest'ultimo decennio.

A 37 anni dalla sua inaugurazione, da oggi la SP 79 resterà chiusa per qualche giorno, a causa di una frana in località Casello, sul Monte Ladino.

L'idea comparve già nell'immediato dopoguerra e nel 1971 iniziarono i lavori per il collegamento: un progetto di circa 250 milioni di lire, che da Mosniga, a 680 metri di quota attraverso il Passo del Cavallo, proseguiva fino a Trebbio per 12 km.

Fin da subito l'opera diede un grande impulso economico ad entrambe le Valli: da ovest le fonderie lumezzanesi si trasferivano in Valle Sabbia, dove vi era una grande disponibilità di manodopera, preziosa e competente.
Inoltre la strada avvicinava i laghi di Garda e Idro e divenne una vera e propria via di comunicazione per le famiglie, gli studenti e le attività commerciali.

Per i lavoratori che la percorrono ogni mattina, sarà necessario rispolverare i percorsi alternativi più lunghi, dovendo scegliere, a seconda della destinazione, se percorrere le Coste o passare da Lodrino.
Sarà un ritorno al passato, un tragitto di riflessione, un viaggio tra i ricordi e le fotografie di contadini indaffarati a spostare sassi, muniti di pale arrugginite, con le camicie a quadretti, senza elmetti, scarpe antinfortunistiche o giubbotti catarifrangenti.

Un itinerario di pensieri nostalgici che sorride all'ambizione di ieri e si interroga su quella di domani.