30 Gennaio 2012, 07.21
Anfo
Violenze alla materna

«Vogliamo saperne di più»

di Ubaldo Vallini

Summit in municipio ieri coi genitori dei 16 bambini che frequentano la scuola materna di Anfo. Che rimarrŕ chiusa per due giorni.

 
“Vogliamo saperne di più. Per capire cosa è effettivamente successo e per trovare le strategie migliori per affrontare la questione con i nostri figli. Sono loro, soprattutto, a far le spese di questa situazione”.
Donatella è una delle mamme che compongono la galassia genitoriale della Scuola dell’Infanzia statale di Anfo, quella finita sotto i riflettori degli inquirenti, e poi dell’opinione pubblica, a causa di presunte violenze che quattro dei sedici bambini che la frequentano avrebbero subito dalla loro maestra.
Violenze documentate dalle riprese video dei carabinieri che per una ventina di giorni hanno osservato tutto con l’ausilio di numerose telecamere nascoste.
Nei prossimi giorni quelle immagini potrebbero essere fatte visionare, ma solo ai genitori direttamente interessati ai casi di presunta violenza.
Gli altri dovranno accontentarsi di sapere che i loro figli hanno solo assistito e non subito le angherie da parte della loro maestra.
 
Ad ogni modo c’è tensione ad Anfo.
Il disagio è stato manifestato tutto ieri mattina in occasione di una riunione alla quale oltre ai genitori hanno partecipato il sindaco Gianpietro Mabellini ed il dirigente scolastico Antonio Butturini: “Come facciamo noi a riportare i nostri figli in quella scuola? Sappiamo che una delle persone presenti ha denunciato i fatti ai carabinieri, ma le altre? Chi sapeva e ha taciuto? Come facciamo a fidarci?”.
Due maestre, un’insegnante di sostegno e l’assistente ad personam, la cuoca e l’insegnate di religione per poche ore la settimana, questo è l’organico della monosezione.
 
“Bisognerebbe trovare il modo di cambiare tutto il personale, così sarebbe chiaro che l’intento dei trasferimenti non è punitivo – ha abbozzato il sindaco -. Questo darebbe fiducia a tutti”.
Non si è sbilanciato più di tanto il dirigente: “C’è un’indagine in corso della quale dovremo tenere conto. La scuola farà tutto ciò che le compete e stando alle regole che ci sono”.
I contorni ancora poco chiari di questa vicenda, insomma, hanno sconsigliato prese di posizione definitive.
 
Così il tutto è stato rinviato ad un’ulteriore riunione che potrebbe avere luogo nella giornata di oggi.
Provvidenziale, per scongiurare il minacciato sciopero da parte dei genitori, decisi a non mandare i loro figli a scuola finchè tutto non sarà chiarito, la rottura della caldaia avvenuta proprio ieri: “Davvero non sappiamo se saremo in grado di ripararla in un paio di giorni” ci ha confermato il sindaco, che ha emesso conseguente ordinanza, rimandando l’apertura della scuola a non prima di mercoledì.
 
SarĂ  sufficiente questa sospetta defillance tecnica ad orizzontare meglio le scelte di tutti?
Certo c’è almeno una cosa da aggiungere, che in queste ore fa fatica ad emergere:lL’hanno detto anche gli inquirenti che nelle immagini ci sono i comportamenti inadeguati da parte della maestra arrestata; il resto del personale in nessun caso ha adottato gli stessi insani metodi.
C’è chi avrebbe dovuto affrontare di petto la situazione, ma questa è un’altra storia.
Tolta la mela marcia, insomma, resta un cesto di ottima frutta.
 


Commenti:
ID16671 - 30/01/2012 11:12:06 - (sorech) - mah???

Ottima frutta? mah!! Un educatore dovrebbe avere anche dei doveri morali che deve saper trasmettere. certo non tutti siamo dei cuor di leone e condannare a tavolino e facile. Un brutto pasticcio questo, che però, lasciatemelo dire, diventa emblematico di questi nostri tempi tristi.

ID16672 - 30/01/2012 11:15:52 - (sorech) - aggiungo e modifico

condannare a tavolino è' facile (verbo essere mi sono sbagliato) ed anche un pò vigliacco

ID16673 - 30/01/2012 13:18:46 - (sonia.c) - bene fanno i genitori ad andare al "fondo"..

per ripristinare un necessario rapporto di fiducia,che andrà a vantaggio di tutti e in particolare delle altre persone coinvolte ,che probabilmente sono , in buona fede...

ID16677 - 30/01/2012 14:30:11 - (davidebond) - non ci siamo

Gentil signor Vallini, non sono d'accordo come altrove scritto che la maestra sia una "mela marcia", per cui fuori di scena lei, tutto torna a posto. A prescindere dal fatto che non so se sia marcia o meno, tuttavia, io rimango dell'idea che in una società tutto sia entangled (proprio come nel famoso articolo EPS) e che perciò sia impossibile scindere la storia della maestra dalla nostra. Detto questo, concordo con le perplessità delle mamme. Una soluzione come quella auspicata dal sindaco sarebbe certamente la miglior cosa, anche se eccessivamente drastica. Quello che non capisco è perché non si sappia chi ha denunciato. Capisco la privacy per i bambini, ma gli adulti non hanno nulla da temere.

ID16678 - 30/01/2012 15:20:27 - (sonia.c) - ha ragione signor davide!

ecco perchè ci vuole chiarezza! un bambino perde la fiducia in un adulto che ( ad esempio) abbia "assistito" ad episodi gravissimi e non sia intervenuto a fermarli ..non si sentirà "tutelato" da queste persone..

ID16682 - 30/01/2012 16:57:01 - (davidebond) - ha ragione lei, gentile Sonia.

Infatti. Questo è un bel problema. Al di là di chi lavorava nell'asilo, ci furono altri adulti che videro questi fatti (se ci furono)? Se sì, allora la proposta del sindaco è insufficiente. Se no, il problema non si pone. Tuttavia, essendo ignorante delle vicende accadute, umanamente mi conviene assumere che ci fossero. Il che, guarda caso, ci riporta al fatto che siamo di fronte ad un gruppo di persone e non di fronte ad un individuo isolato da una parte e tutti gli altri dall'altra. Tutto ciò, ci riporta anche alla omertà da me spesso denunciata nella nostra società. Fatemi capire: tutto fila liscio. Nessuno ha da ridire alcunchè di nessuno. Poi ad un istante t ci si accorge che la situazione non va. Un po' come quando una frana devasta un paese e solo allora si accorge del pericolo con il quale si coniveva. Qui, il pericolo non è tanto la maestra. Non va bene? Allora la si richiama. E' la situazione ad essere stata

ID16683 - 30/01/2012 17:02:31 - (davidebond) - continua

pericolosa. Se debbo essere maligno, penso che ci fu qualcuno che vide, ma tacque per opportunismo (l'asilo è un ottimo parcheggio), chi tacque per salvarsi il posto e chi scrollò le spalle in quanto non affari suoi. Spesse volte, un mio amico mi suggerisce di non dire niente ai genitori quando secondo me sbagliano, perché sono problemi loro. No. Fintanto che fanno parte della società sono problemi anche miei. Ovviamente, la mia congettura è solo una cattiveria che spero non abbia avuto riscontro. Chiedo in ogni caso scusa se ho offeso qualcuno. Volevo solo offrire una casistica. Secondo me, se c'era qualcosa che non andava bisogna subito dirlo all'interessata; dirlo in una riunione scolastica ed infine alle forze dell'ordine. Magari, avrebbe cambiato atteggiamento. La verità è che denunciare alle forze dell'ordine permette anche l'anonimato. Perché non dire pubblicamente cosa si pensa? Sono cose che riguardano tutti.

ID16684 - 30/01/2012 17:04:13 - (davidebond) - fine

Voglio essere sincero, se fossi un genitore mi sentirei tradito dagli altri genitori. Qualcuno in cor suo meditava giustizia, ma non mi disse nulla. Se non mi disse una cosa che poteva anche riguardare in un futuro mio figlio, come posso fidarmi nelle cose più minute?

ID16688 - 30/01/2012 17:39:47 - (Ricard53) - Concordo.

Caro Davide sono perfettamente allineato al tuo pensiero, aggiungo che il denunciante anonimo non è molto meglio della persona denunciata (accertate le sue eventuali colpe). In questi casi delazione, ignavia e omertà fanno parte della stessa forma di separazione dall'unità ed esprimono gli apici del movimento del pendolo. Chi non entra in azione al momento opportuno ha la stessa responsabilità sui risultati. Non si lamenti e non giudichi.

ID16689 - 30/01/2012 17:50:16 - (sonia.c) - sono daccordo con tutti e due!

ma stupirò ricard che mi giudica un pò "talebana"su certe cose ,ma su queste che riguardano i sentimenti e le persone, posso solo dire quanto siano difficili e delicati questi argomenti! sopportare di vedere il male in azione diretta ( quante volte ci capita nella vita?) ,cercare una via di uscita che salvi capra( i bambini) e cavoli( la maestra) non deve essere stato facile per chi ha visto ..se ha visto...alle volte magari uno si impegna a fare da solo ,e se poi fallisce ,ricorre alle estreme conseguenze..

ID16691 - 30/01/2012 18:07:53 - (70ma) -

...esatto se io fossi stata la collega della maestra e avessi visto qualcosa di strano, prima avrei parlato con lei, poi con il dirigente scolastico infine se nessuno fosse intervenuto con l'autorit giudiziaria. Ragazzi il fatto che questa donna fintanto che non verranno dimostrate le sue responsabilit e la gravit o meno della cosa comunque una donna "finita" massacrata dal punto di vista personale e profesionale. Io non discuto che possa avere sbagliato ma ..."guardiamoci bene dal giudicare gli uomini da un solo momento della loro vita, anch'essi come tutti vivono di slanci e soffrono le loro stanchezze e fragilit"

ID16692 - 30/01/2012 18:09:48 - (sonia.c) - scusate..

dovevo dire ,capra la mestra e cavoli i bambini.. e la punteggiatura poi è un orrore..ma i miei errori mi rispecchiano.. preferisco il contenuto ,più che la forma...

ID16693 - 30/01/2012 18:16:13 - (exsabbio) - Scsate l'intromissione

ma io non vedo nessun problema.Sono daccordo sul fatto che "forse" qualcun'altro ha visto...probabilmente chi ha denunciato ha assistito a piu' episodi,e all'ennesimo o a quello piu' forte,si e' deciso/a ad andare dai carabinieri,magari scoraggiato/a dal fatto che i colleghi alzassero le spalle.Penso anche che i carabinieri abbiano detto per primo loro,di mantenere il silenzio e l'anonimato per poter fare le indagini all'oscuro di tutti,non vi pare?Se io sono a conoscenza di un fatto del genere e ne parlo coi colleghi tirando in ballo anche il colpevole,non pensate che quest'ultimo si possa difendere semplicemente dicendo -"con quali prove?"-,come e' stato fatto invece le prove sono riuscite ad ottenerle,grazie anche al fatto che nessuno sapeva nulla...Direi che sono daccordo in parte con quanto scritto,pero' in disaccordo con Ricard53 dove dici che "il denunciante non e' molto meglio della denunciata" alla fine non si sa nulla,magari e' stata costretta a mantenere

ID16700 - 30/01/2012 23:32:54 - (ubaldo) - x davidebond

Perdonami se non ho potuto rispondere prima. Lo faccio non da giornalista, ovviamente, ma esprimendo un parere personale. Concordo sulle responsabilità collettive e invito tutti (me compreso) a farsene carico. Ci sono però anche delle oggettive responsabilità individuali. E soprattutto ci sono 16 bambini che in questo momento non possono capire cosa sta accadendo (faticano anche i loro genitori). Dubito che nell'ottica della loro incolumità psicofisica (dei bimbi) la cosa migliore da fare sia quella di togliere loro tutti i riferimenti scolastici (illuso anche chi pensa che a questo modo i genitori già così "scottati" possano fidarsi di più). Meglio inserire una o più figure in grado di gestire la delicata situazione, ma cambiando il meno possibile del contesto. Si badi bene: questo non toglie che se ci sono altre responsabilità, oltre a quelle già contestate alla maestra finita agli arresti, vadano perseguite.

ID16701 - 31/01/2012 05:40:16 - (Denis66) - Eccovi serviti

La "poverina con probabili"problemi personali è GIÀ ai Domiciliari....

ID16702 - 31/01/2012 08:18:07 - (mark) - mah... mai soddisfatti

se i fatti non vengono denunciati non va bene perche' c' omerta' e sono d'accordo... se vengono denunciati non va bene lo stesso e c'e' omerta' ugualmente...io trovo positivo che i fatti siano stati denunciati e non sento il bisogno di sapere chi lo ha fatto (la privacy esiste anche per gli adulti). Mi basta sapere che si e' proceduto al fermo a causa dei filmati registrati (e non direttamente a causa della denuncia). considero inutili le fumose elucubrazioni linguistiche e mi limito a dire che chi ha denunciato ha fatto bene e che se i gravi indizi verranno confermati che la condanna sia esemplare.

ID16708 - 31/01/2012 10:13:13 - (Ricard53) - Esiste una responsabilità individuale.

Il problema non è denunciare o non denunciare, il problema è intervenire al momento opportuno. Un mondo con meno pavidi è un mondo più libero.

ID16709 - 31/01/2012 10:27:06 - (davidebond) - smoke

Caro Ubaldo, riguardo ad una possibile risposta all'accaduto non mi posso pronunciare. Come ho scritto: l'idea del sindaco è in effetti estremamente drastica. Per quanto riguarda Mark, mi sento ferito dall'osservazione "fumose elucubrazioni linguistiche". Non è colpa mia se qualcuno non vede nel "fumo" una reta articolata di significati. Io accetto, pur non condividendola, la sua opinione senza per questo scendere nella sfida. Come ha scritto Richard, un "mondo con meno pavidi è un mondo più libero". Io aggiungerei, più responsabile e più ricco.

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