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mercoledì, 9 marzo 2016 Aggiornato alle 08:08Viabilità

Caduta massi

di val.
Il cambio di stagione, come al solito, acuisce le ferite idrogeologiche valsabbine, col sintomo dei massi pericolanti. Oggi i sopralluoghi ad Anfo e a Provaglio, in due siti che destano qualche preoccupazione

Ad Anfo il rischio si è materializzato nei giorni scorsi, con il rotolamento a valle di alcuni pietroni, fra la galleria (paramassi appunto) che separa il territorio anfese dai Tre Capitelli e la rotonda in ingresso al paese.
Tre di questi massi, che avrebbero potuto benissimo sfondare un'autovettura in transito, hanno attraversato la 237 del Caffaro fermandosi uno sul ciglio della strada, gli altri nei campi sottostanti.

A Provaglio Valsabbia il pericolo è segnalato da qualche giorno con un paio di new jersey posizionati all'uscita della frazione Cesane (per chi sale).
Lì incombe la presenza di un macigno del peso di almeno tre tonnellate che al momento è tenuto fermo dal ciocco di una quercia e senza quello potrebbe benissimo precipitare sulla strada da un momento all'altro.
Se ne sono accorti i proprietari del terreno quando hanno deciso di ripulire il bosco facendone legna da ardere.

In entrambi i casi, il servizio di manutenzione strade della Provincia di Brescia, qui capitanato dal capocantoniere Bruno Arrighini, ha chiesto ai tecnici un sopralluogo approfondito che verrà effettuato oggi, ad opera di rocciatori esperti.
Saranno loro a dare indicazioni sul grado di pericolosità dei due siti.

A preoccupare meggiormente quello di Anfo, perchè l'area di distacco dei massi è piuttosto vasta e posta molto in alto rispetto alla strada.

.in foto: le prime due foto sono state scattate ad Anfo, le altre due a Provaglio Valsabbia



 

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