01 Aprile 2015, 08.00
Valsabbia Anfo
Rocca d'Anfo

Obiettivo aprire per l'estate

di Cesare Fumana

Venerdì scorso assegnato l’appalto dei lavori per la messa in sicurezza del versante franoso. L’impegno di Comunità montana per l’apertura a metà estate. La Regione si prenderà in carico il sito della fortezza


Dopo quattro anni di chiusura, la Rocca d’Anfo tornerà a riaprire i suoi battenti al pubblico la prossima estate. L’annuncio è stato dato venerdì scorso nella sede della Comunità montana di Valle Sabbia dal presidente Giovanmaria Flocchini, nel corso di una serata dedicata alla presentazione di progetti di recupero frutto di tesi di laurea di tre studenti valsabbini.

Ciò avverrà dopo l’intervento di messa in sicurezza del versante franoso che incombe sulla fortezza napoleonica, causa della chiusura da luglio 2011.

I fondi per i lavori provengono dall’Accordo di programma sottoscritto dai Comuni rivieraschi con la Regione Lombardia, in particolare da parte della quota spettante ad Anfo che li ha stralciati da un altro progetto per dirottarli sulla Rocca d’Anfo.
L’appalto di questi lavori, del valore di un milione di euro, è stato assegnato a una ditta di Bovegno che ha presentato un ribasso di 350 mila euro; questi fondi rimanenti (salvo imprevisti nei lavori) saranno utilizzati per la pulizia e la risistemazione dei percorsi per consentire nuovamente l’accesso al pubblico.

L’azienda vincitrice dell’appalto avrà tempo 90 giorni per eseguire i lavori. Non inizierà subito perché ci sono 30 giorni di tempo perché altre ditte partecipanti al bando possano fare ricorso. Se tutto andrà secondo cronoprogramma entro luglio la rocca riaprirà.

Flocchini ha anche annunciato un imminente passaggio di proprietà del complesso fortificato dal Demanio alla Regione, frutto di un lavoro che ha visto partecipi Comunità montana, comune di Anfo (che ha rinunciato al diritto di prelazione), e che ha trovato disponibilità negli assessori regionali al Territorio Viviana Beccalossi e al Bilancio Massimo Garavaglia.
«La Regione si prenderà carico della Rocca d’Anfo per 20 anni – ha precisato Flocchini –: si accolla così un’area e un’opera fondamentale per lo sviluppo turistico della Valsabbia; un onere impegnativo di questi tempi».

Questo sarà il lasso di tempo per poter intervenire per rendere il complesso monumentale un’attrazione turistica degna di questo nome.
Non a caso la serata di venerdì era intitolata “Rocca d’Anfo, quale futuro?”, nella quale sono state presentate le tesi di laurea di tre architetti valsabbini: la prima di Andrea Butturini, di Vestone, e Luca Tognoli, di Sabbio Chiese, e la seconda di Davide Toselli, di Vestone.

Entrambe le tesi si basavano su progetti di valorizzazione del complesso monumentale in chiave culturale e turistica: ognuna con delle proposte diverse e originali, con due percorsi differenti per i visitatori, studi di restauri per i diversi manufatti, diverse ipotesi di reimpiego degli spazi (ostello della gioventù, ristorante, campeggio, area spettacoli, ecc.).
«Lavori che saranno presi in considerazione per i futuri progetti di recupero della rocca», hanno detto sia il presidente sia l’assessore al Turismo di Comunità montana, nonché sindaco di Idro, Giuseppe Nabaffa.
 
«Siamo consapevoli che il lavoro che abbiamo davanti non è facile, soprattutto per la carenza di risorse a disposizione – ha detto Flocchini, mettendo le mani avanti –. Per questo in accordo con il Gal GardaValsabbia stiamo partecipando a dei bandi di Fondazione Cariplo che consentono di ottenere dei fondi per progetti di restauro e di valorizzazione turistica».

Il percorso perché la Rocca d’Anfo torni a essere frequentata è tracciato. La presa in carico della Regione fornisce inoltre una garanzia in più affinché questo importante complesso monumentale possa diventare quell’attrazione di richiamo turistico da tempo auspicata.


Commenti:
ID56752 - 01/04/2015 08:36:17 - (dumbo) - Lungimiranza

Mi fa piacere pensare alla lungimiranza della passata amministrazione, che siglò un accordo i cui risultati arrivano ora. complimenti al precedente sindaco Bonardelli e a tutti i sindaci di allora che sottoscrissero ciò che doveva essere sottoscritto.

ID56762 - 01/04/2015 13:00:04 - (Baldo degli ubaldi) - Faccia di bronzo

ci vuole proprio coraggio per prendere per buoni i soldi dell'ADP 2008 come assessore della comunità montana e rifiutarli per il comune che si amministra.

ID56800 - 02/04/2015 11:10:55 - (bobdylan) -

Hai ragione Baldo degli ubaldi , la penso anch'io come te.E' una cosa che ha dell' inverosimile.

ID56804 - 02/04/2015 19:50:16 - (dumbo) - Dumbo

Ma perché non ha il coraggio di spiegare chiaramente la sua posizione mica lo sbraniamo.....

ID56851 - 04/04/2015 10:24:59 - (Baldo degli ubaldi) - x dumbo

Il punto è proprio quel tuo "chiaramente", non può sbilanciarsi per non far cadere tutto il suo bel castello di carte.Restando sulla rocca benvengano tutti gli investimenti possibili e auspico che la gestione futura possa passare ai 3 comuni del lago , avendo 2 di essi la possibilità di accedere ai fondi ODI, per far rinascere la rocca d'anfo

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24/04/2012 07:33

I soldi ci sono Non pi un problema di finanziamenti. I lavori per la messa in sicurezza della Rocca d'Anfo possono proseguire. Per l'intera area rimane interdetta.

18/04/2018 07:55

Una «Polveriera» per la Rocca d'Anfo Dopo la messa in sicurezza dei versanti ed il ripristino delle strutture, la Rocca d'Anfo necessita di manutenzione per essere turisticamente fruibile. Si candida La Polveriera-APS, sodalizio che si presenterà pubblicamente lunedì 30 aprile a Nozza




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