A Bagolino eletta «Miss Confine»

No, non c'è scampo, Marco Scalvini, il vulcanico sindaco di Bagolino, il paesone che sta al confine fra le province di Trento e di Brescia, una ne fa e cento ne pensa.
L'anno scorso fece clamore, finendo su tutti i mass media nazionali, perché portò a Ponte Caffaro una selezione di Miss Italia, inserendo nella giuria il giornalista non vedente Giuliano Beltrami.
Quest'anno si è prodotto in un'altra performance: ha portato a Ponte Caffaro nientemeno che la finale regionale lombarda di Miss Italia, nell'ambito della quale ha fatto eleggere Miss Confine.

Confine di che? Del pudore? Della bellezza? Della purezza? Calma, calma. C'è tutta una storia dietro.
Scalvini si è fatto promotore (se n'è scritto abbondantemente) dell'Associazione dei Comuni di confine con il Trentino e l'Alto Adige. 48 Comuni si sono incontrati per due volte, con toni bellicosi verso Roma, denunciando il loro malessere per una posizione geografica infelice: al confine con due province dorate.
E poteva mancare il colpo di teatro conseguente? Adesso che l'Associazione c'è, diamole un volto testimonial. E mica può essere il faccione di un montanaro! Che so?, un bagosso con il formaggio in mano, uno di Asiago con i dischi dell'hockey, un "belumàt" che arrampica sulle cime di Lavaredo o un veronese co la carafa de Recioto...

Eh no, signori. Se volto-immagine ha da essere, che sia quello di una bella moretta acqua e sapone, diamine.
E così è stato. Miss Confine (così l'ha definita il Marco senza confini, almeno per le trovate) si chiama Laura Pagani ed è di Bergamo. Anzi, per l'esattezza, è di Villongo, un borgo acquattato nel cuore della Bergamasca, ad un colpo di bombarda dal lago d'Iseo.

Un momento, signor sindaco, il perfido cronista non può non far notare questa contraddizione.
Miss Confine... Confine con cosa? Bergamo non confina né con Trento, né con Bolzano.
Qui si sconfina! Voi credete che Scalvini si scomponga? Manco per idea! Sbrodola subito la sua filosofia a tutta velocità. «Rappresenta la regione Lombardia, che è una delle regioni che confinano col Trentino, e pure con la Svizzera. T'ho fregato, ragazzo!», esclama, e se la ride di gusto.

Poi cambia immediatamente registro e la butta in politica. «Ass.Comi.Conf. (che sta per Associazione dei Comuni Confinanti, ndr) passerà da 48 a 110 comuni», esulta, «perché nell'Associazione entreranno anche tutti quei comuni che hanno beneficiato della modifica del tesoretto che abbiamo ottenuto».
Oddio, anche qui il tesoretto... E allora? Fra i comuni confinanti, ossia fra coloro che otterranno da Roma un'entrata supplementare come indennizzo per i disagi derivanti dall'essere al confine con terre fortunate, vanno annoverati ora anche i comuni lombardi, piemontesi e veneti che confinano con Svizzera, Francia, Val d'Aosta e Friuli: 110, appunto, se aggiunti a quelli che stanno «scomodamente» seduti accanto a Trentino e Sud Tirolo.

Torna a parlar di donne Scalvini. «Perché la Miss? Perché abbiamo terre splendide», e cita Cortina, Bormio, Recoaro... «Essendo dei bei territori, vogliamo essere rappresentati da un bel volto».
D'accordo, Scalvini, ma cosa farà? «Parteciperà alle nostre iniziative», risponde serafico.
E coglie l'occasione per anticipare che «la prima iniziativa è alla fine di settembre, quando avrà luogo la terza assemblea dei comuni confinanti, cui saranno invitati i 110 sindaci». Che si terrà? «A Bagolino», tuona soddisfatto, «e li voglio tutti miei ospiti».
Tutti con Laura. Così parlò Scalvini, il senza confini.

da L'Adige

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