27 Ottobre 2019, 08.00
Bagolino
La Transumanza

Grande successo e conclusione amara

di Marisa Viviani

Quale futuro per La Transumanza? Nel corso di un’assemblea pubblica il presidente della Pro loco di Bagolino ha presentato i risultati positivi dell’ultima edizione, ma ha annunciato che l’ente non è più in grado di organizzare una manifestazione così grande


Si è tenuta giovedì scorso l'assemblea pubblica indetta da Pro Loco di Bagolino; ordine del giorno la relazione e il resoconto economico della manifestazione La Transumanza. In una sala affollata e attenta, il presidente di Pro Loco, Daniele Scalvini, ha esposto con una meticolosa dovizia di dati il consuntivo della manifestazione, conclusasi con un successo superiore alle aspettative per la partecipazione stimata in circa diecimila persone.

La relazione di Daniele Scalvini è iniziata con una lunga lista di ringraziamenti, che è bene elencare per avere la misura delle persone, associazioni, aziende, enti coinvolti nella pianificazione dell'evento, e dello sforzo organizzativo costato per portarlo a termine.

"Ringrazio i miei predecessori che furono gli ideatori di questa manifestazione, e gli allevatori, i nostri mälghìs, che non sono stati ringraziati abbastanza e senza i quali La Transumanza non esisterebbe."

Dopo il doveroso riconoscimento iniziale è seguito l'elenco particolareggiato dei collaboratori: centinaia di volontari (stimato che il 10% della popolazione abbia collaborato in qualche forma e misura); la segretaria Nadia Panelli, che è stata il riferimento indispensabile per l'organizzazione; l'Associazione Culturale Habitar in sta terra che ha contribuito con le visite guidate e nel servizio di ristorazione; il parroco don Paolo Morbio per la concessione del teatro e dei locali dell'oratorio; l'Associazione Fanti di Bagolino per l'indispensabile servizio d'ordine, coadiuvati dai Carabinieri Volontari in congedo; il Comune di Bagolino e l'assessore Irene Melzani per le misure di sicurezza; la Protezione Civile di Bagolino per la pulizia delle strade e la Protezione Civile di Ponte Caffaro per il controllo dei parcheggi a Ponte Prada; i quattro giovani della Pro Loco di Storo intervenuti per lo scambio di collaborazioni tra le due associazioni; i figuranti singoli e associati nei gruppi di volontariato del Rododendro e delle Laorète per le rappresentazioni degli antichi mestieri e della civiltà contadina; i cittadini di Bagolino che hanno decorato il paese; le ditte Felice Salvadori e Carè Casa per i mezzi meccanici messi a disposizione; Giovanni Pelizzari del Coro Beorum che ha organizzato la Rassegna dei Canti da Osteria; i cori e i musicisti intervenuti gratuitamente, per il solo piacere di cantare e suonare a Bagolino; i fotografi per i servizi fotografici e video; l'Agenzia Territoriale del Turismo e Ambra Marca per lo show cooking e la pubblicità conseguita allo spettacolo.

Sono seguite le cifre dettagliate dei costi e delle entrate della manifestazione, che si sono bilanciate in un sostanziale pareggio, senza utili per Pro Loco, ma con la copertura di tutte le spese, fatto che ha sollevato il presidente e il consiglio direttivo dai timori della vigilia, legati all'incertezza meteo; il maltempo avrebbe infatti causato un dissesto economico pesante per le scarse possibilità finanziarie dell'associazione.

Daniele Scalvini ha poi dedicato una parte del suo intervento a far chiarezza su una serie dicerie, pettegolezzi e lamentele che sono circolate in paese a margine della manifestazione, affinché la versione ufficiale dei fatti spiegasse la realtà delle scelte effettuate e degli avvenimenti conseguiti e spegnesse polemiche e possibili conflittualità nella comunità.

A questo punto della relazione, Daniele Scalvini ha affrontato il risvolto negativo della Transumanza, riguardante sia l'impegno insostenibile per un'associazione retta da volontari nell'organizzazione di una manifestazione di così grandi numeri, con inadeguate coperture economiche e risorse umane insufficienti, sia riguardante il problema sicurezza e il peso burocratico che stanno creando, non solo a Bagolino, enormi difficoltà per l'adempimento delle imposizioni di legge in materia.

La normativa sulla sicurezza in ambiti diversi (strade, scuole, stadi, centri commerciali, spettacoli, manifestazioni di vario genere, ecc.) presuppone innanzitutto l'adeguamento delle strutture ricettive secondo parametri stabiliti e certificati da tecnici abilitati; l'inidoneità di tali strutture comporta la mancata autorizzazione allo svolgimento delle attività o delle manifestazioni, chiamando a rispondere penalmente e civilmente i titolari dell'organizzazione in caso di danni e lesioni subite dai cittadini.

Considerando quindi la natura associativa su base volontaria e no profit della Pro Loco, considerando l'entità dei numeri raggiunti dalla manifestazione, l'impegno lavorativo necessario per l'organizzazione, la necessità di far fronte al problema della sicurezza secondo le normative vigenti, il presidente Daniele Scalvini e il consiglio direttivo di Pro Loco di Bagolino hanno ritenuto di conseguenza di non essere più in grado di organizzare La Transumanza per l'anno successivo, demandando ad altri soggetti tale incarico.

La dichiarazione ha suscitato nel pubblico presente un grande turbamento, non attendendosi una constatazione così inaspettata dopo il grande successo della manifestazione. Domande e proposte da parte dei presenti hanno cercato di attenuare il colpo subìto, ma il nodo centrale della rinuncia di Pro Loco resta la sicurezza con tutti i problemi attinenti che la sottendono, che sono molteplici ed estremamente impegnativi finanziariamente.

Sarà necessaria quindi una lunga riflessione sulla situazione creatasi e un accurato studio di fattibilità per il futuro, affinché non si verifichi lo scenario ipotizzato da Michele Novara, ex presidente di Pro Loco e attuale membro del consiglio direttivo, che ha commentato così l'amara conclusione: "Ho visto nascere La Transumanza, spero di non vederla morire."

Si chiude con questa sconcertante prospettiva il decennale di una manifestazione cresciuta negli anni fino ad assumere un'importanza notevole per partecipazione di visitatori e rilevanza economica per le attività commerciali del paese, ma soprattutto per l'offerta culturale di una comunità che rappresenta sé stessa nel corso del tempo, al centro della quale si trova la tradizione agro-silvo-pastorale e casearia secolare con i suoi depositari, i mälghìs di Bagolino.

Alla Pro Loco vanno il sentito ringraziamento per l'impegno profuso e la serietà del lavoro svolto per La Transumanza, e gli auguri per il proseguo delle altre iniziative che già premono alle porte, prima di tutte "Bagolino Borgo dei Presepi", su cui convergerà ora l'energia e l'esperienza del gruppo di lavoro della nostra Pro Loco.


Nelle foto di Luciano Saia momenti della manifestazione "La Transumanza" 2019 a Bagolino



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