Venerdě sera presso la sala presso la sala multifunzionale di Bagolino l'incontro con il runner estremo di Bovegno che presenterŕ il filmato delle sue avventure e delle sue attraversate in mezzo ai ghiacci dell'Alaska
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Per iniziativa della biblioteca comunale di Bagolino, con la collaborazione della locale sottosezione del Cai, si terrà venerdì sera a Bagolino un incontro con Roberto Ghidoni («lupo che corre»), plurivincitore dell'Iditatrail Invitational South Route, una massacrante attraversata a piedi fra i ghiacci dell’Alaska.
L'appuntamento è alle 20.45 presso la sala multifunzionale di via San Giorgio 5.
Nel corso dell'incontro sarà proiettato un filmato “Tracce”, del 2005 della corsa tra ghiacci e nevi eterne.
I partecipanti a questa gara di sport estremo devono avere autonomia alimentare, dormire all'addiaccio, salvo alcuni punti di ristoro, distanti tuttavia un centinaio di chilometri l'uno dall'altro, saper affrontare condizioni climatiche proibitive.
Ghidoni ha più volte superato la difficile prova. In Alaska è considerato un eroe nazionale.
Ma un eroe che supera i confini stretti di una nazione per abbracciare quelli dell'intera umanità. Sembro esagerato ? Non conoscete Ghidoni.Si, avrete magari letto un suo libro, lo avrete ascoltato al bar del vostro paese o in qualche riunione dedicata alle sue imprese, ma il Ghidoni vero lo avete mai incontrato ? Quello DOC. Io si, e tornato a casa ve lo racconterò , se avrete la pazienza di ascoltare la storia di un vero eroe in carne ed ossa...
Un giorno d'autunno ero a fare un giro pei nostri bei monti fiamma con la mia mountain bike e voltando alle ultime curve per il Pian Del Bene, una bellissima depressione che si forma tra la nostra giocosa valle e quella dall'aspetto più duro della Val Trompia, anfiteatro che ospita il monte Ario, il suo re, e altri suoi magnifici fratelli che lo accompagnano, dicevo e mi accorgo della presenza di un altro biker che alle mie spalle poco più giù, nei tornantini di salita, viene con ritmo; mah, sapete, il bello di fare un'attività è quello che, col tempo e le sue affinità, hai il privilegio a colpo d'occhio, anche dalle sagome dell'aspetto e il comportamento nell'utilizzo di un mezzo, di capire con chi hai a che fare e questo che seguiva da subito mi dava l'idea di un dilettante, la pedalata non era di un ciclista, piuttosto goffa anche se sostenuta.
E’ stato un attimo, la distrazione per un faggio secolare che bruciava più degli altri nel suo saluto al re Ario, e nei suoi occhi quel barlume che non dimentichi e il suo saluto composto e fermo: guardandolo meglio nel suo aspetto la definizione di bizzarro e estraneo sono i sensi della definizione di questo ciclista, ma gli occhi non ingannano e i suoi sono quelli di un lupo che corre. Qualche attimo per arrivare sulla depressione vera e propria del Pian Del Bene e il lupo era già sotto sua maestà e si dirigeva lontano nel nulla del mio sguardo come solo un lupo che corre può fare.
Io so cosa mi aspetterà all'inferno, perché l'ho visto qui, sulla terra e ho sentito anche i suoi rumori, rumori metallici, rumori che ti dicono da subito, qui sei dove la pace e il bene non dimorano e la fatica è regina. Un giorno d'allenamento, un giorno come tanti che ho fatto, ero all'imbrunire in zona Baremone, agli ultimi suoi tornanti la fatica si faceva sentire e da subito a quella davo colpa della mia visione: bah, che brutti scherzi che ti combina il pensiero quando a prevalere è la tua caducità e fragilità. Davanti, proprio in prossimità del rifugio, sul sentiero che scende una figura difforme, non composta e dal respiro affannoso, rantolava maledettamente e maledettamente sentivo rumori di catene e di cigolii vari. Da subito ho pensato, ecco ci siamo, è giunta la mia ora, questo è l'inferno e lui, questo figuro, mi viene incontro per accogliere l’ennesima anima dannata...
fumi gli salivano dalla schiena e dietro trascinava un fardello, almeno quello mi sembrava. Ma quello che più si discostava dal reale per immergersi nel suo opposto era il non senso di tutto quello che vedevo… il Figuro con una fatica immane sul monte Baremone gridacchiava, rantolava, cigolava e per dimensioni faceva davvero paura trascinandosi appresso dei pesi che Dante non avrebbe avuto alcun dubbio a definire di provenienza diabolica. Anche qui, come nell’episodio del Pian è stato un attimo, per mia fortuna, e questo figuro passandomi accanto ha lasciato uscire dai suoi occhi un barlume di luce e io da quello l’ho riconosciuto e mi sono da subito tranquillizzato, è solo lupo che corre, solo si fa per dire…
eccezionali i tuoi commenti caro DRU, ma quando ti fai vedere??
Una serata in compagnia di Ghidoni Giovedě sera a Vallio Terme il runner estremo di Bovegno presenterŕ il filmato delle sue avventure e le sue attraversate in mezzo ai ghiacci dell'Alaska.
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ID32268 - 23/05/2013 17:01:08 - (alex) -
E' UN APPUNTAMENTO AD NON PERDERE!!!!!!!!