Municipio antisismico

Adeguamento sismico radicale per il municipio bagosso, ma utilizzando tecniche capaci di fornire adeguata robustezza strutturale e risparmio, senza costringere gli uffici ad un seppure temporaneo trasloco.

L’obiettivo sta per essere raggiunto, grazie all’interessamento dell’Università degli Studi di Milano ed in particolare della Facoltà di Ingegneria civile, ambientale e territoriale che ha sede a Crema.

Ma facciamo un passo indietro: con il censimento sui rischi idrogeologici del 2008, anche Bagolino è entrato a far parte dei Comuni a rischio sismico, mentre prima non lo era.
Di qui l’esigenza di adeguare le strutture, prime fra tutte quelle considerate strategiche come le scuole e soprattutto il municipio, che in caso di calamità deve diventare sede dalla quale gestire l’emergenza.

Trasloco da evitare
Con le tecniche tradizionali di intervento, piuttosto invasive sulla struttura da sistemare, gli uffici avrebbero dovuto essere trasferiti altrove.
Si prospettavano dunque tempi duri: sia perché di spazi adeguati e pubblici nella ridente cittadina della montagna bresciana non ce ne sono, sia perché il trasloco sarebbe stato, anche quello, piuttosto oneroso.

Così l’amministrazione ha deciso di provare altre strade, coinvolgendo gli ingegneri cremaschi in un progetto innovativo.
«Siamo stati fortunati – ci ha spiegato il sindaco Gianluca Dagani -, perché l’edificio comunale presentava due incavi, uno a monte e l’altro a valle, adatti per ospitare quella che è stata definita dai tecnici una “doppia pelle strutturale”.
Col risparmio ottenuto dal mancato trasloco, siamo riusciti così a dotare la struttura anche di “cappotto” e nuovi infissi, assai più efficienti dal punto di vista energetico».

«Del resto – ha continuato il sindaco -, adeguamento sismico a parte, gli investimenti nel pubblico oggi hanno senso solo se poi consentono dei risparmi, in questo caso dal punto di vista energetico».

L’operazione è costata 400 mila euro.
Per adeguare anche gli edifici delle scuole, i due del capoluogo e quello di Ponte Caffaro, la spesa prevista è di altri due milioni e 600 mila euro.

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