29 Aprile 2019, 08.31
Bagolino
Amministrazioni

Peter Brack cittadino onorario di Bagolino

di Marisa Viviani

Sala consiliare gremita venerdì scorso a Bagolino per la cerimonia di assegnazione della cittadinanza onoraria al geologo svizzero, scopritore del Sito Geologico del Chiodo d'Oro di Romanterra


Facendo seguito alla Delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 12/2/2019, integralmente letta da Lorenzo Fusi (CAI), alla presenza delle associazioni promotrici Habitar in sta terra e Sottosezione CAI, e di un numeroso pubblico, venerdì 26 aprile si è svolta a Bagolino la cerimonia di assegnazione della cittadinanza onoraria al geologo Peter Brack, scopritore del Sito Geologico del Chiodo d'Oro di Romanterra, e grande conoscitore ed estimatore di questo paese e del suo territorio.

Nella sua presentazione del celebre studioso e dei suoi meriti scientifici, Flavio Richiedei, portavoce di Habitar, ha infatti così affermato: - Anche Habitar in sta terra ha avuto il suo chiodo fisso, quello di arrivare a questa serata onorando Peter Brack per il suo lavoro e per la sua amicizia verso Bagolino e la sua gente. Ci siamo arrivati, e ne siamo orgogliosi. -

Se lo scopo dell'Associazione Culturale Habitar in sta terra è di conservare e sviluppare la cultura bagossa, come ha sottolineato il suo presidente Luca Ferremi, un aiuto molto rilevante è venuto dal nostro geologo, la cui affezione per Bagolino e la sua storia è stata riconosciuta anche con la consegna della tessera onoraria di Habitar, auspicando che il Sito Geologico del Chiodo d'Oro possa in futuro divenire, per la popolazione e per i visitatori, un elemento identificativo della comunità alla stregua del Formaggio Bagòss e del Carnevale.

Il territorio di Bagolino, oltre all'eccellenza del Chiodo d'Oro internazionalmente affermata, presenta anche altre interessanti caratteristiche geologiche ben degne di essere conosciute e tutelate. Non poteva quindi mancare da parte del CAI un ringraziamento a Peter Brack per il suo attaccamento alle montagne di Bagolino; il presidente Matteo Fusi ha infatti sottolineato l'orgoglio del suo gruppo per essere stato compartecipe della proposta di cittadinanza onoraria, augurando per il futuro che gli appassionati della montagna possano conoscere meglio questo territorio montano, magari guidati nella scoperta dallo stesso Peter Brack.

Un particolare saluto al collega ed amico è venuto poi da Paolo Schirolli, responsabile del Museo Scientifico di Brescia: - Sono qui per salutare e ringraziare Peter, che conosco da anni e con cui ho collaborato in vari lavori scientifici. Sono felice che una comunità come quella di Bagolino abbia intrapreso un passo significativo come l'attribuzione della cittadinanza onoraria, dimostrando che qui è presente una consapevolezza dell'importanza della cultura e della scienza. In questa comunità può quindi crescere la conoscenza di questa realtà geologica e la volontà di farla conoscere anche al di fuori del paese. -

Flavio Richiedei ha quindi rivolto alla prossima amministrazione comunale il suggerimento di avviare un progetto specifico per la valorizzazione del Sito del Chiodo d'Oro, che oltre ai propri indiscutibili contenuti culturali si caratterizza anche come una risorsa del territorio, con possibili risvolti economici.

E dopo la cerimonia di rito con la consegna della pergamena attestante la cittadinanza, attraverso la quale il geologo svizzero Peter Brack diventava onorificamente anche bagosso, e la consegna degli antichi Statuti del 1614, il libro "Storie da suonatori", un'acquaforte dell'incisore Paolo Melzani e una rara cartolina del 1917, la scena è passata all'illustre concittadino per una lectio magistralis destinata al pubblico presente.

- Sono passati dieci anni dall'impianto del Chiodo d'Oro, 2009/2019, e il chiodo è un po' meno brillante ora, come si vede nell'immagine, dovremo passarlo con il sidol! -

Peter Brack ha così iniziato a illustrare le meraviglie geologiche della Valle del Caffaro, tra battute e brevi note biografiche che delineavano un percorso di ricerche scientifiche e di vita personale svolte in gran parte nello scenario di questo stesso territorio. Qui infatti il nostro Peter non trovò soltanto gli indizi poi confermati di memorabili eventi tellurici e altre delizie geologiche per i raffinati palati degli scienziati, ma anche una moglie, a coronamento del suo appassionato rapporto con questa terra, le sue rocce e la sua gente.

Troppo impegnativo riassumere qui l'accattivante racconto dei tesori geologici della Valle del Caffaro, saranno oggetto di una narrazione successiva. Basti sapere che il pubblico presente ha seguito con perfetta attenzione la vicenda antichissima della propria vallata, materia ostica per esperti, ma resa comprensibile e piacevole dalla capacità divulgativa e dalla simpatia di Peter Brack. Così tra immagini di rocce fantasmagoriche che sembravano uscite dalla mente di un creativo allucinato, brachiopodi fossili, ammoniti speciali come la Kellnerites bagolinensis, e altre diavolerie geologiche per esperti, Peter Brack ha tenuto incollate alla sedia decine di persone, che al massimo sapevano che se sbatti contro una roccia ti fai male perché è dura.

Bella serata dunque. Per Peter Brack che non sapendo cosa lo aspettasse da tale cerimonia, per sua ammissione gli sembrava di essere cresciuto di due dita. Per la comunità di Bagolino, onorata di accogliere tra i suoi cittadini uno scienziato di levatura internazionale, per di più dotato di modestia e di senso dell'umorismo; e perfettamente in sintonia con le usanze invalse nel paese, se è vero che chiudere la lectio magistralis proiettando uno striscione con lo slogan "No pirlo, no party", ben rappresenti lo spirito predisponente alla compagnia dei bagossi, colto a meraviglia dal geologo svizzero-bagosso.

E allora, benvenuto Peter Brack, a pieno titolo nella comunità.

Nelle foto di Luciano Saia: momenti della cerimonia di attribuzione della cittadinanza onoraria a Peter Brack.




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