Sale l'attesa del Carnevale

Quest’anno il periodo di Carnevale a Bagolino è stato particolarmente lungo. Ovviamente non solo a Bagolino e Ponte Caffaro, ma qui c’è una tradizione radicata da secoli e che ha visto, a partire già dal lunedì e giovedì dopo l’Epifania, i gruppi di sonadùr esibirsi nei bar e nei locali del paese e solo nelle ultime settimane la comparsa per le strade dei mascher.

Due mesi di tempo per prepararsi alle “santissime feste di Carnevale”, come recita un motto bagolinese: “Le sante feste di Pasqua e Natale e le santissime di Carnevale”. Tanto basta per comprendere l’importanza per i bagossi del loro Carnevale.

E il momento dell’attesa sta per scadere. I due giorni principali del Carnevale bagosso stanno per arrivare: questo lunedì e martedì, per le strade e per le piazze di Bagolino e Ponte Caffaro, entreranno in scena i balarì.

Gli eleganti protagonisti del Carnevale bagosso aprono le danze lunedì mattina, dopo la solenne Messa delle 6.30. Il primo ballo è dedicato al parroco, che a sua volta ringrazia offrendo loro la colazione.

Lunedì percorrono i vicoli della contrada di Cävrìl, la parte ovest del paese, per concludere la giornata con l'ariòzä, spettacolare ballo finale, in piazza Marconi dopo il tramonto, ad un orario non fisso.

Martedì ripartono alle 7:30 circa e si dedicano alla contrada di Ösnà (a est) e concludono ufficialmente il Carnevale danzando nuovamente in piazza Marconi dove l'emozione la fa da padrone.
Per l'ultimo ballo, sempre l'ariòzä, usano le energie rimaste per esibirsi in uno spettacolo di salti e gesti unico ed imperdibile.

A Ponte Caffaro il programma è simile: lunedì la Messa nella parrocchiale sarà alle 7, e i ballerini si esibiranno al termine della funzione sul sagrato. Dopo la colazione, inizieranno il loro cammino dalle vie più periferiche del paese, concluderanno con l’ariòzä attorno alle 19.30 in via Europa, località Cantarane.

Martedì riprenderanno le danze alle 8.30, con l’esibizione nelle vie centrali del paese. Alla sera la conclusione con l’ariòzä davanti al bar Maggiolino.

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