Simposio di scultura a Ponte Caffaro

Con l’aiuto di due magnifiche giornate di sole e di un’impeccabile organizzazione da parte dell’Associazione “Legno e identità” che ci ha ospitati, si è concluso con esito più che positivo questo primo simposio di scultura su legno a Ponte Caffaro.

La serata di venerdì 20 agosto è stata dedicata all’inaugurazione dell’evento e alla scelta e sistemazione dei tronchi da parte degli scultori. L’attività vera e propria ha avuto inizio nella mattinata di sabato.
Il tema della manifestazione (Legno e identità) ha lasciato spazio interpretativo agli artisti. Ognuno di loro ha centrato il tema in questione seguendo comunque ispirazioni diverse.

Tenendo conto del brevissimo tempo per l’esecuzione e della diversa preparazione artistica dei partecipanti, il risultato generale è stato veramente sorprendente.
Il contesto in cui si è svolto l’evento ha aiutato non poco a rendere suggestiva questa manifestazione, gli scultori hanno lavorato su uno spiazzo erboso in fronte al lago, si è mangiato in un caratteristico locale di fronte alla chiesetta di San Giacomo e le serate sono state allietate da buona musica e allegria.
Il contesto di un simposio è anche questo, l’artista è ovviamente impegnato nell’esecuzione dell’opera ma nello stesso tempo vive in loco i giorni del simposio. Si mangia e si dorme insieme, si condividono esperienze ed emozioni, si socializza con gli abitanti del luogo.
A questo proposito è veramente doveroso riconoscere a tutte le persone che ci hanno ospitato un grande impegno e tanto entusiasmo.

Non è cosa da poco riunire ben 17 scultori in un evento di due giornate.
Diciassette scultori provenienti tra l’altro da zone diverse, da scuole diverse e con diversa preparazione.
Solo un’autentica passione artistica può permettere di realizzare tutto questo.
Per quanto riguarda la Scuola del Legno di Praso erano presenti sei scultori: Gianluigi e Gianni Leonardi di Preore, Marco Visconti di Villa Rendena, Mario e Teodoro Brugnoni di Storo, Fabio Franchini di Sant’Antonio di Mavignola.

Ben dieci gli scultori della Bottega di Scultura di Pertica Bassa: Abele Flocchini di Pertica Bassa, docente della Bottega e direttore artistico dell’evento, Gianluigi Zambelli di Odolo, docente anche lui della Bottega, Ruggero Crescini di Vestone, Giacomo Crescini di Pertica Bassa, Bruno Giacomini di Vestone, Luca Ghidinelli di Vestone, docente di disegno della Bottega, Giancarlo Castelnuovo di Barghe, Fausto Pialorsi di Pertica Bassa, Pietro Giacomini di Pertica Bassa ed Elia Zambelli di Lavenone.

Come sempre non ha voluto mancare Piercarlo Marin di Reggio Emilia, ormai assiduo frequentatore delle nostre manifestazioni.

Nel pomeriggio di sabato abbiamo avuto l’inaspettata e gradita visita da parte di Giuseppe Rivadossi dell’Officina Rivadossi di Nave, una realtà non solo imprenditoriale riconosciuta a livello mondiale, ma un vero esempio di vita dedicata all’arte.
Rivadossi ha voluto soffermarsi con ognuno degli scultori mentre lavoravano, non tralasciando di portare consigli e suggerimenti.
Ha poi voluto presenziare alla chiusura del Simposio nel pomeriggio di domenica. In un suo breve ma essenziale discorso ha voluto sottolineare quanto nell’arte siano importanti i sentimenti e le emozioni che un’opera deve suscitare, a discapito di tante scorciatoie o improvvisazioni tipiche del nostro tempo.

La chiusura del simposio si è tenuta domenica nel tardo pomeriggio.
Marco Buccio, presidente dell’associazione “Legno identità” ha voluto ringraziare e omaggiare quanti si sono prestati all’organizzazione dell’evento e ha consegnato personalmente a ogni scultore un attestato di partecipazione.
Con un breve discorso da parte del Sindaco di Bagolino Gianluca Dagani e dell’assessore alla Cultura Alfredo Sberna ci si è dato appuntamento per una futura iniziativa.

È con uno strano senso di malinconia che in questo momento ci si saluta. Si è stanchi e forse appagati per quanto fatto, ma la mente va già alla prossima occasione di trovarsi e stare bene insieme.

Elia Zambelli

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