24 Luglio 2016, 19.03
Bagolino Valsabbia
Corsa in montagna

Rambaldini e la Bottarelli firmano la Bagolino Alpin Run

Festa bresciana alla settima edizione della Bagolino Alpin Run. Rambaldini e Bottarelli ancora al top, record di iscritti


Una giornata di festa. Per lo sport, per la cittadina di Bagolino, per l'atletica bresciana. La settima edizione della Bagolino Alpin Run ha mantenuto le promesse e ha regalato una splendida mattinata ai tanti appassionati della corsa in montagna presenti.

La gara bagossa ha fatto registrare due record
di cui andare fieri: quello di partecipazione, con oltre 370 atleti partiti per la competitiva, circa 60 alla non competitiva ed altrettanti alla Mini Alpin Run riservata ai più piccoli; e il primato della gara femminile, ritoccato, anzi, fatto crollare da Sara Bottarelli, miglioratasi rispetto al passato limite cronometrico (sempre suo) di ben 1'19”.

Come nel 2013 e nel 2015
, il valsabbino Alessandro Rambaldini e la valtriumplina Sara Bottarelli convertono in vittorie nette la propria partecipazione.
Il distacco sui primi inseguitori è sensibile, i due top runner confermano di essere di un'altra categoria, d'altronde stiamo parlando di un campione del mondo lunghe distanze (lui) e di un bronzo europeo (lei).
All'arrivo al Parco Pineta di Bagolino, tuttavia, lasciano trapelare sensazioni diverse.

Alessandro appare naturalmente stanco, i 16 km di saliscendi in valle hanno messo a dura prova gambe che in queste ultime settimane sono state molto caricate di lavoro e chilometri di corsa.
È lo stesso campione di Lavenone ad ammetterlo: «Oggi è stato diverso rispetto alle vittorie passate, ho fatto un po' più fatica, le gambe non giravano. Il marocchino è andato molto forte, soprattutto nella prima parte, tanto che gli sono stato dietro a lungo. Aveva 10 metri di vantaggio, in discesa volava e non riuscivo a raggiungerlo.
Poi ha fatto un piccolo errore in prossimità del traguardo volante, sono passato e da lì in poi ho fatto gara di testa. Vincere qui è sempre emozionante, farlo da campione del mondo è unico.
Ringrazio gli organizzatori e gli amici della valle che ogni volta mi sostengono
».

A sentirlo parlare sembra che il successo sia stato risicato o in dubbio, poi vai a guardare i tempi e vedi che Andrea Bottarelli, fratello di Sara, ha terminato con 1'52” di ritardo dal leader.
L'1h21'37” finale di Alessandro è lontano 3' dal record, chiaramente suo, della corsa, ma basta e avanza per dare il senso del dominio.
Al terzo posto il marocchino di cui parlava Rambaldini, Youness Zitouni (1h24'08”), al quarto l'idolo locale, Dino Melzani (1h28'23”), podista di casa già vincitore in passato della gara bagossa.

Tutt'altra impressione è quella che dà Sara Bottarelli in dirittura d'arrivo.

Il passo è sicuro e sciolto, il viso non pare nemmeno sudato (il clima mite ha certamente aiutato a vivere al meglio la corsa), e a pochi metri dal traguardo la ventiseienne si lascia addirittura andare ad un gesto mai visto: poggia le mani a terra, leva le gambe e taglia lo striscione con una bella verticale.

Una prova di forza e un pizzico di pazzia
che ci dicono molto del carattere di una campionessa che vive la sua passione con una gioia innegabilmente contagiosa: «Non capita spesso di arrivare al traguardo in condizioni così buone – specifica Sara – perciò mi è venuta questa idea. Sono molto contenta, come sempre quando vengo qui. Sto preparando una gara di sola salita, quindi ho spinto solo a salire, mentre in discesa mi sono trattenuta».

In poche parole, la Bottarelli fa sapere che l'1h34'17” (ottavo rilevamento assoluto di giornata) con cui ferma il tempo, abbattendo il precedente primato, è migliorabile eccome.
Probabilmente solo da lei, ma questa è un'altra storia.

Mentre è al microfono nel dopogara
, il quadretto famigliare si completa con l'arrivo di papà Giorgio, cui Sara dedica uno speciale augurio: ieri il Master 55 ha compiuto gli anni.
Anniversario migliore, per questa manifestazione, era difficile da vivere.

Come da tre anni a questa parte, la BAR ha avuto il ruolo di tappa conclusiva all'interno del Grand Prix di Valle Sabbia ed Alto Garda (Magnifica Salodium, Grimpeur Race, Giro del Monte Zovo, Pompegnino Vertical Trail e Tre Campanili Half Marathon le altre prove del gran premio), dando ai podisti in lizza l'ufficialità dell'esito finale.

L'Atletica Brescia Marathon
si laurea campionessa a squadre davanti ad Atletica Pertica Bassa ed Atletica Paratico; al femminile il successo va a Monica Seraghiti, che trionfa su Lara Bonora e Monica Vagni; tra gli uomini vince Alessandro Noris, battendo Alessio Zorzi e Alessandro Ricci di una manciata di punti.

Si chiude così anche questa edizione della Bagolino Alpin Run, una corsa diventata in pochi anni un appuntamento imperdibile per gli appassionati di corsa in montagna.
L'esperienza e la maturità che va acquisendo l'organizzazione (Ssd Bagolino ed Avis Bagolino) riserverà sorprese ad ogni edizione, novità che già quest'anno hanno fatto parlare, scuotendo il modo di fruire un evento sportivo: grazie al lavoro di Alessandro Dionisi e Riccardo Cosi la gara è stata ripresa in alcuni punti strategici del tracciato e rimandata in diretta video nella zona di arrivo, facendo sì che lo spettacolo della BAR fosse condiviso anche con chi non si trovava in gara, ma comodamente piazzato in zona arrivo.

Aspettando ulteriori passi avanti sul lato tecnologico e tenendosi stretti il valore umano e naturalistico di tradizione e paesaggio, la Bagolino Alpin Run va avanti a far festa fino a sera, dando l'arrivederci al 2017.

.Fonte: comunicato stampa

In allegato l'ordine d'arrivo



Bagolino_Alpin_Run_-_Ordine_d'Arrivo.pdf




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