L'albero e San Gottardo

Non è dato sapere con certezza l'ora in cui il grosso pioppo, partito chissà dove, abbia trovato il suo punto di fermata contro uno dei piloni del ponte di Barghe. Alcuni dicono di aver sentito un forte colpo durante le ore notturne di venerdì 7 maggio, altri, più numerosi e convinti, sostengono che era già arrivata la sera di giovedì 6, vai a saperlo; di certo la grossa pianta venerdì mattina era visibile dal ponte, sempre presidiato da attenti custodi.

L'Ufficio tecnico del Comune, vista la potenziale pericolosità del tronco che iniziava a far da barriera bloccando detriti e ramaglie portati dal fiume in piena, ha allertato i Vigili del fuoco che, tempestivamente intervenuti con mezzi adeguati, hanno tolto dal fiume il grosso albero.

Una bella bestia, lunga oltre venti metri per una quarantina di quintali di peso (a questi dati si è giunti dopo approfondite discussioni alle quali ha partecipato il fior fiore di quanti fanno della motosega l'attrezzo di svago preferito) che a quel punto doveva essere rimossa per liberare il passaggio che, costeggiando il lungo fiume, conduce al Santuario dedicato a San Gottardo, la cui festa è fissata domenica 9 maggio.

I Santi, è noto, non sono casualmente tali e San Gottardo, al quale i Barghensi sono particolarmente devoti, si deve essere impensierito nel vedere l'ostacolo tra i fedeli e la sua chiesa ed è intervenuto. Non con fatti eclatanti ma il solo spargesi della notizia che la strada per San Gottardo era ostruita ha indotto molte persone a darsi da fare per sgombrarla. Ognuno ci ha messo del suo, i professionisti della motosega nel sezionare il tronco, altri a liberare il fiume dalla barriera di detriti che si era formata, altri ancora all'opera con mazze e cunei per ridurre i pezzi di legno in forme adatte alla stufa. Il risultato finale è stato che sabato a mezzogiorno la grossa albera non c'era più, al suo posto un'ordinata catasta di legna.

Tutti perciò soddisfatti, non ci sono ostacoli tra i Barghensi ed il loro santuario e domenica 9 maggio la festa ci sarà, solenne e viva come è da sempre. Tra le tante attrazioni va sottolineato l'atteso concerto della Banda musicale denominata (guarda caso) San Gottardo, che si esibirà, sotto la direzione del Maestro Dario Salvi, in un repertorio totalmente innovativo. L'appuntamento da non perdere è fissato alle ore 16 nella suggestiva Piazza degli Incanti. Questa volta la storia è a lieto fine, ma sarebbe forse il caso che le grosse piante a bordo fiume venissero censite valutando, nei casi in cui se ne ravvisasse la necessita, opportune soluzioni. Del resto San Gottardo la sua parte l'ha già fatta.

GBG

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